Di Maria: “Testa solo alla Juve, non al Mondiale. Futuro qui? Mai dire mai”

L’argentino si presenta in bianconero: “Cerchiamo di vincere il più possibile, poi penseremo all’anno prossimo. Sono venuto qui per vincere con la Juventus, alla nazionale penserò quando sarà il momento”

“Mai dire mai”. Così Angel Di Maria ha risposto alle domande sulla possibilità che resti alla Juventus anche oltre la prossima stagione, nella conferenza stampa di presentazione del suo trasferimento in bianconero: “Nel calcio tutto cambia velocemente, tutto con la Juve sta andando benissimo fin dai primi contatti. Ora pensiamo a questo anno, cerchiamo di vincere il più possibile e poi arriverà il momento di pensare al futuro”. E sul rischio di focalizzare l’attenzione sul Mondiale in Qatar ha risposto: “La mia testa adesso è solo ed esclusivamente alla Juve. Sono venuto qui per vincere e lavorare con questo grande club, alla Nazionale penseremo quando sarà il momento di pensarci. Voglio vincere con la Juventus”.A TUTTI I COSTI —   “Sono contentissimo di essere qui e poter indossare questa maglia. Entrare in questo club è fantastico, io e la mia famiglia siamo stati accolti con grande affetto. Ringrazio tutti”, si è presentato il Fideo: “Qui arriva lo stesso Di Maria di sempre, che vuole vincere a tutti i costi, odia perdere e vuole essere un campione: credo che la Juve mi abbia scelto per questo. La cosa più importante sarà lavorare al massimo e cercherò di fare il mio meglio”.

PERCHÉ LA JUVE— Di Maria ha poi raccontato come è stato convinto a venire in bianconero: “Se una squadra importante come la Juve ti cerca è quasi impossibile dire no. Hanno aspettato la fine del mio contratto con pazienza, io avevo tanta voglia di venire qui e quando siamo stati tranquilli con la mia famiglia è arrivato il momento”. E ancora: “Ho scelto la Juve perché è il club più importante in Italia e ha tutte le carte in regola per poter vincere tanti titoli. So che è una squadra forte e voglio far parte di questa squadra. Se mi hanno cercato vuol dire che mi ritengono all’altezza”.

Zaniolo, quale futuro? La Roma vuole 50 milioni, la Juventus osserva

Èancora da scrivere il futuro dell’attaccante giallorosso che, intanto, si allena da solo in attesa di sviluppi. La Roma vuole 50 milioni di euro per lasciarlo partire, la Juventus segure interessata per capire se il contratto con i giallorossi (scadenza 2024) verrà rinnovato

Era un tesoro nascosto, si è preso la scena nelle notti più importanti vissute (fin qui) in carriera. Oggi, a 23 anni appena compiuti, il futuro di Nicolò Zaniolo è incerto, divide, è tutto da scrivere. Per quanto tempo resterà a Roma, dove lo porterà il mercato, quali trofei aggiungerà in bacheca dopo la Conference. Situazioni da scoprire e definire, in questo calciomercato o forse nel prossimo. Nell’ultimo anno, José Mourinho ha modellato della sua stella a modo suo. Ne ha tirato fuori il carattere a suon di esclusioni, punzecchiature e telefonate motivazionali. Niccolò ha reagito e lo ha ripagato con la stagione migliore. Per allontanare un altro po’ le paure dopo due infortuni gravi, da superare prima di tutto nella testa.

La richiesta della Roma.Mancini lo ha convocato in Nazionale quando aveva zero minuto giocati in Serie A. Ha esordito prima in Champions (al Bernabéu) poi in campionato. I due lunghi stop forse ne hanno rallentato la corsa, il suo valore di mercato è salito alle stelle e poi è crollato. Oggi la Roma vuole 50 milioni per lasciarlo partire e la Juventus – che mai ha staccato i suoi occhi da lui – continua a osservarlo. Molto interessata. Per capire se il contratto in scadenza nel 2024 verrà rinnovato, immaginando come inserirlo nello scacchiere di Allegri. Zaniolo era un trequartista, negli anni è diventato un’ala destra che sa fare anche la seconda punta. Zone di campo in cui i bianconeri cercano rinforzi. 

L’attesa e gli allenamenti individuali.In attesa di possibili sviluppi Niccolò si allena da solo, vuole farsi trovare pronto per l’inizio del suo primo vero ritiro degli ultimi tre anni. Così prova a tenere lontane le voci, i casi social, i dubbi del periodo di mercato. Sogna altre notti come quella di Tirana, e intanto aspetta.

Juventus-Di Maria, i bianconeri ci riprovano: risposta attesa nel weekend

Ibianconeri ci riprovano per il calciatore argentino ex PSG. La nuova offerta è di un anno più un altro opzionale: una via di mezzo tra i due inizialmente offerti e l’uno richiesto da Di Maria. In caso di fumata nera, gli obiettivi sono Berardi, Zaniolo e Kostic.

La Juventus ci riprova per Angel Di Maria. Dopo la fase di stallo dell’operazione nell’ultimo periodo, i bianconeri hanno rimodulato l’offerta al giocatore. La trattativa era bloccata perché la Juventus offriva due anni di contratto, mentre Di Maria ne chiedeva soltanto uno.  Adesso la Juve ha deciso di rimodulare la proposta a Di Maria, offrendo un anno più un altro opzionale, in modo che il calciatore possa rimanere una stagione e alla fine decidere se prolungare la sua permanenza in bianconero per un altro anno. La risposta di Di Maria arriverà entro il fine settimana, ma intanto l’argentino sta parlando con la famiglia per convincerla. Nel giro di qualche giorno, poi, comunicherà la sua decisione. 

Juventus, le opzioni in caso di fumata nera con Di Maria.La Juventus dunque attende una risposta, ma se dovesse arrivare una fumata nera, virerebbe su altri obiettivi sul taccuino della società. Gli altri tre nomi sono Domenico Berardi, Nicolò Zaniolo e Filip Kostic. Intanto, però, la Juve aspetta e dà priorità al calciatore della nazionale argentina e ormai ex PSG. 

Juve, Cuadrado e un futuro a scadenza. Ma se arriva un’offerta vera…

Il giocatore ha escluso trattative per il prolungamento. Che restano possibili da qui a giugno 2023, ma i precedenti di quest’anno dicono che la linea del club va in un’altra direzione. La distanza tra il suo accordo attuale e i nuovi standard bianconeri tengono invece aperta la strada di un’uscita anticipata.

Il tweet con cui Juan Cuadrado ha voluto spegnere le voci sul suo prolungamento alla Juventus, dicendo di non aver mai rifiutato proposte ma anche che non ci sono mai state trattative, mette per qualche tempo un punto fermo ai discorsi sul suo futuro. Nel senso che si torna alle certezze contrattuali, quel legame che si è rinnovato in automatico di un’altra stagione fino al giugno 2023. Le ipotesi davanti restano tre: mettersi al tavolo per prolungare ulteriormente il legame (come si è pensato a lungo), arrivare alla scadenza tra un anno oppure salutarsi subito. La gestione delle ultime settimane fino al citato tweet, per il momento, porta a escludere a oggi il primo scenario. Con quel che ne consegue.

Alcuni punti fermi. I 5 milioni bonus compresi scattati per la prossima stagione di Juan Cuadrado sono in linea con quanto messo nero su bianco tra giocatore e club quando fu stipulato il contratto a suo tempo, ma non più in linea con la politica attuale di rinnovi del club rispetto a cui oggi è fuori scala: adesso non sarebbe stato sottoscritto a quelle cifre, ma viene da una stagione precedente. Motivo per cui l’idea di allungare il legame, spalmando l’accordo su più anni, era un ambito di discussione realistico e sensato, al di là del livello a cui poi sono effettivamente arrivati i colloqui.

È questa valutazione economica ad aprire all’eventualità che se si presentassero compratori per Cuadrado la Juventus ne considererebbe l’uscita. E’ in questa sola cornice che possono avere cittadinanza le voci sul colombiano, tra cui sono emerse quelle su Inter e Roma. Ma chi è disposto a spendere, e quanto, per un giocatore di 34 anni in scadenza e con livello stipendiale di questo tipo? Perché appare invece esclusa, nell’indirizzo prevalente di onorare il legame in maniera reciproca, la possibilità invece di una rescissione del rapporto lasciando libero il colombiano di accasarsi altrove. Quindi avanti fino al 2023, a meno che arrivi un acquirente.

Serie A, Juventus-Lazio 2-2: Milinkovic-Savic blinda l’Europa League al 95’

Pari e patta in extremis allo Stadium tra la Juve e la Lazio. Nella 37.ma giornata di Serie A tra la squadra di Allegri e gli uomini di Sarri finisce 2-2 con i biancocelesti che blindano aritmeticamente la qualificazione alla prossima Europa League. A Torino i bianconeri sbloccano tutto con un colpo di testa di Vlahovic (10′), poi raddoppiano con una magia di Morata (36′). Nella ripresa poi i biancocelesti reagiscono e rimettono tutto in parità grazie a un autogol di Alex Sandro (51′) e a una rete nel recupero di Milinkovic-Savic (95′). Standing ovation per Chiellini e Dybala alla loro ultima gara in bianconero allo Stadium.

Allo Stadium è una serata di festa per tutti. Per Chiellini e Dybala, entrambi all’ultima presenza con la maglia bianconera davanti al loro pubblico e travolti dagli applausi, e per Maurizio Sarri, ormai certo del pass per l’Europa League grazie a un colpo last second. Un pareggio che regala emozioni fino all’ultimo e frutto di una gara a due facce. Nel primo tempo sono i bianconeri a fare il match e ad andare a bersaglio per due volte. Nella ripresa è invece la Lazio a spingere e a rimettere il match in parità nel recupero approfittando dell’ennesimo atteggiamento troppo passivo della Juve dopo il vantaggio. Andazzo che ha segnato gran parte della complicata stagione bianconera.

Chiellini 8: Re Giorgio saluta lo Stadium guidando col solito piglio la difesa per un quarto d’ora, poi lascia il posto a De Ligt, passa la fascia a Dybala ed esce dal campo tra gli applausi del pubblico e gli abbracci dei compagni. E’ lui la star della serata e l’8 è il voto alla carriera

Dybala 7: si piazza accanto a Vlahovic e gioca di fino cercando soprattutto gli applausi dello Stadium. Innesca il raddoppio con un colpo di tacco di gran classe, poi a fine partita scoppia in lacrime davanti all’affetto del popolo bianconero

Coppa Italia: Juve-Inter da record, oltre 5 milioni di incasso

Battuto il primato della semifinale, migliore incasso nella storia della competizione

Una finale da record. Inter e Juve tornano a sfidarsi per la Coppa Italia dopo 57 anni e lo faranno in uno scenario speciale. Lo stadio Olimpico infatti è esaurito (68mila presenze) e l’incasso di oltre 5 milioni – la Lega comunicherà la cifra esatta soltanto domani – stabilisce un primato per la manifestazione. Abbattuto il precedente record, che aveva un mese abbondante di vita. In occasione della semifinale di ritorno tra Inter e Milan, a inizio aprile, infatti l’incasso era stato di 4.156.710 euro grazie ai 74.508 spettatori presenti a San Siro.

In palio, oltre al trofeo e alla gloria, domani a fare la differenza ci saranno anche 2,5 milioni, che male non fanno. Alla finalista infatti ne vanno 2, mentre la vincitrice ne porterà a casa 4,5. Oltre alla possibilità di disputare la Supercoppa, che ne mette in palio 3. Da record anche i paesi collegati (179) e le migliori tecnologie disponibili: ottiche speciali, super slow motion, integrazioni virtuali e telecamere cinematografiche. Ne saranno impiegate addirittura 35. L’inno nazionale prima del match sarà cantato da Arisa.

Allo Stadio Olimpico di Roma si assegna la Coppa Italia 2022, per i bianconeri è la rivincita dopo la sconfitta in Supercoppa

Juventus e Inter si ritrovano di fronte questa sera alle 21 allo Stadio Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia. Sarà la rivincita della Supercoppa vinta dai nerazzurri 2-1.

La Juve è arrivata in finale dopo aver eliminato la Sampdoria (4-1) agli ottavi, il Sassuolo (2-1) ai quarti e la Fiorentina in semifinale. L’Inter si è qualificato dopo i successi su Empoli (3-2 ai supplementari), Roma (3-0 a Milano) e Milan.

I bianconeri sono i campioni in carica e hanno già vinto 14 volte la Coppa Italia, l’Inter invece è a quota 7 e l’ultimo successo risale al 2010-2011.

L’arbitro sarà Paolo Valeri.

Probabili formazioni Inter-Hellas Verona

Dopo la vittoria dell’Allianz Stadium contro la Juventus, i nerazzurri ospitano il club gialloblù a San Siro, con fischio d’inizio alle ore 18. Senza lo squalificato Lautaro Martinez, Inzaghi dovrebbe affidarsi a Correa, in vantaggio su Sanchez, per affiancare Dzeko. Tudor col dubbio Barak: pronto Bessa per affiancare Caprari.

Una vittoria che ha riacceso l’entusiasmo quella contro la squadra di Massimiliano Allegri: l’Inter, attualmente a meno quattro dal Milan capolista ma con una gara da recuperare, ospita a San Siro l’Hellas Verona di Igor Tudor, alle ore 18. Simone Inzaghi dovrà fare a meno di Lautaro Martinez, squalificato, e dovrebbe affidarsi alla coppia composta da Dzeko e Joaquín Correa. L’ex Lazio è in vantaggio su Sanchez per una maglia da titolare. Dimarco, invece, dovrebbe concedere un turno di riposo a Bastoni. Tornato alla vittoria nell’ultimo turno, l’Hellas Verona cerca continuità e vorrà riscattare la sconfitta dell’andata. Igor Tudor ha un dubbio in attacco: se Barak non dovesse farcela, Bessa dovrebbe affiancare Caprari, alle spalle di Giovanni Simeone.

Juventus, Dybala: “Credo allo scudetto

Juventus in corsa per lo scudetto. Se per Allegri è impossibile e per De Ligt serve un miracolo sportivo, Paulo Dybala ci crede: “Dobbiamo ancora giocare contro l’Inter a Torino e poi mancano tante partite. Io allo scudetto ci credo”. Il numero 10 bianconero, sulla via del rientro dopo l’ennesimo stop, non si nasconde: “Adesso sto bene e voglio giocarle tutte. Se il mister mi farà giocare, sono pronto”.

A proposito di fenomeni, in carriera Dybala ha condiviso lo spogliatoio con Messi in Argentina e Cristiano Ronaldo alla Juventus: “Che sfiga eh giocare in questa era – ha sorriso l’argentino -. Ho avuto la fortuna di giocare con loro perché si impara tanto, come anche con Buffon e Dani Alves. Ero molto contento quando CR7 arrivò alla Juventus”.

Un tema caldo è il rinnovo di Dybala: “Nei prossimi giorni incontreremo lui e gli altri giocatori in scadenza”.