Lesione muscolare per Di Maria, fuori almeno 20 giorni

L’argentino era uscito al 65′ della gara di ieri sera contro il Sassuolo toccandosi l’adduttore sinistro: fra 10 giorni le condizioni del giocatore saranno nuovamente valutate. La lista degli infortunati in casa Juventus si allunga, la maledizione di inizio stagione travolge anche Angel Di Maria: out per almeno venti giorni, a causa di una lesione di basso grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra.

L’allarme è scattato al 65’ di Juventus-Sassuolo, quando l’argentino si è fermato improvvisamente. Subito dopo il cambio, l’espressione sconsolata di chi conosce a fondo il proprio fisico. Le conferme in mattinata dopo gli esami strumentali effettuati al J Medical.

Ad attenderlo stamattina c’erano anche numerosi tifosi. Al suo arrivo, alle 10,30, si è soffermato per qualche minuto con i tifosi, ai quali ha concesso alcuni selfie. La frenesia dei presenti all’esterno del J Medical, alimentata anche dal passaggio di Pogba (che prosegue la terapia conservativa per recuperare dal problema al menisco), ha spinto la sicurezza a sfruttare un’uscita secondaria per riaccompagnarlo al centro sportivo al termine degli esami, poco meno di un’ora dopo. Il grande protagonista del posticipo del primo turno di Serie A, insieme a Vlahovic, salterà dunque con tutta probabilità il prossimo match con la Sampdoria, quello in casa con la Roma e la trasferta a Firenze del prossimo 3 settembre. Sarà rivalutato tra dieci giorni, nella speranza di rimetterlo presto a disposizione di Allegri.

Juventus, le news di calciomercato di oggi

La Juventus è fiduciosa di colmare la distanza con l’Eintracht per Kostic che vuole indossare la maglia bianconera. Nel mirino anche Paredes per il centrocampo e Morata per l’attacco.

Il primo obiettivo della Juventus resta Filip Kostic, ala sinistra serba dell’Eintracht Francoforte, che rinforzerebbe la rosa bianconera sugli esterni. Dopo l’incontro di venerdì tra il club e gli agenti del calciatore, la Juventus (forte anche della volontà del calciatore di indossare la maglia bianconera) spera di riuscire ad arrivare alla fumata bianca. Dopo aver raggiunto l’accordo con gli agenti, la Juve tratta per limare la distanza con i tedeschi (l’Eintracht ha già ricevuto un’offerta da 15 mln più 5 di bonus dal West Ham che però poi ha chiuso per un altro obiettivo) mettendo sul piatto circa 10 mln. Intanto Kostic, in occasione della prima di Bundesliga contro il Bayern, ha salutato i tifosi al termine del match.

Per quanto riguarda le altre operazioni di mercato, c’è l’accordo con Paredes, anche se il Psg chiede circa 15 milioni di euro: prima andranno effettuate delle uscite, sia per una questione tecnica che per quella finanziaria. A tal proposito, in uscita rimane sempre Arthur: su di lui c’è il Valencia di Gattuso. C’è stato un contatto nelle scorse ore e si cerca l’intesa sulla condivisione dell’ingaggio.  Capitolo attacco: la priorità resta Alvaro Morata, prima poi eventualmente di virare su altri obiettivi. Intanto oggi la Juventus scenderà in campo nell’amichevole contro l’Atletico che sarà anche un’occasione per parlare tra le parti. Si giocherà alla Continassa alle ore 18: l’incontro non sarà aperto al pubblico, ma lo potrete seguire in diretta su Sky Sport Uno.

Infortunio Pogba, consulto a Lione per valutare operazione al ginocchio

Il centrocampista francese a Lione per il consulto specialistico durante il quale si deciderà che strada percorrere (tempi di recupero compresi) dopo la lesione del menisco laterale. Tre le ipotesi: due legate al tipo di intervento chirurgico, l’altra – la meno percorribile – relativa a una terapia conservativa.

Una forte fitta nel primo allenamento della Juventus a Los Angeles, nella notte italiana tra il 23 e il 24 luglio, l’uscita dal campo zoppicante, gli esami specialistici e la diagnosi comunicata dal club bianconero: “Lesione del menisco laterale”. Paul Pogba adesso aspetta di conoscere quanto tempo dovrà rimanere fuori dal campo e molto dipenderà dal tipo di intervento chirurgico (la strada più percorribile, l’altra è la terapia conservativa) al quale si sottoporrà. Pogba si è confrontato con lo staff medico della Juve e anche con i medici della nazionale francese, visto il Mondiale in Qatar a fine novembre. Ora è arrivato il momento di prendere una decisione. Il centrocampista bianconero oggi sarà a Lione per un consulto specialistico al termine del quale verrà scelta l’opzione ritenuta migliore. Le tre possibili ipotesi e le prime stime sui tempi di recupero.

Al momento è la strada meno percorribile. Un percorso fatto di fisioterapia e riposo non garantisce la certezza di una definitiva guarigione e Pogba – così come la Juve – vuole scongiurare che il fastidio al ginocchio si riproponga al momento del rientro in campo.  

Tecnicamente si chiama meniscectomia selettiva. In altre parole, consiste nell’asportazione del pezzo di menisco lesionato. Si tratta di un intervento “semplice”, con una riabilitazione rapida e tempi di recupero stimati tra uno e due mesi. Una soluzione che permetterebbe a Pogba di tornare relativamente presto in campo e non metterebbe a rischio la sua partecipazione al Mondiale. La controindicazione di questo genere di intervento è legata a un’analisi sul lungo periodo: con il passare degli anni, infatti, l’articolazione potrebbe risentire dell’assenza di una parte del menisco, con possibili conseguenze sulla durata della carriera e sul quotidiano utilizzo del ginocchio a prescindere dalla pratica sportiva. Con la meniscectomia laterale c’è il rischio di condrolisi: in parole più semplici, il ginocchio diventerebbe più fragile e meno elastico. In sintesi, questo tipo di intervento permetterebbe a Pogba di rientrare presto in campo, ma rischierebbe di accorciargli la carriera.

Pogba, infortunio durante l’allenamento della Juventus in America

Il centrocampista ha interrotto anzitempo la seduta di allenamento per un fastidio al ginocchio che lo ha costretto a lasciare il campo zoppicante. Il francese ha tranquillizzato i compagni alzando il pollice al momento dell’uscita dal terreno di gioco: per ora non sono previsti esami. E la conferma arriva anche da un video di Perin su Instagram

Prosegue la tournée americana della Juventus, con la formazione di Massimiliano Allegri che si è trasferita da Las Vegas a Los Angeles per preparare la seconda amichevole di questo tour in programma nella notte italiana tra il 26 e il 27 luglio contro il Barcellona a Dallas. I bianconeri si sono allenati per la prima volta nelle strutture della Loyola Marymouth University, una seduta di allenamento che ha fatto registrare lo stop di Paul Pogba. Il francese ha accusato un dolore al ginocchio dopo un movimento durante esercizio con la palla. Pogba è stato subito soccorso dallo staff medico che lo ha accompagnato fuori dal campo mentre i compagni hanno proseguito la seduta di lavoro. 

Uscito zoppicante dal terreno di gioco, Paul Pogba ha alzato il pollice per rassicurare i compagni e lo staff tecnico sulle sue condizioni: al momento la Juventus non ha previsto esami strumentali per il centrocampista, anche se resta da capire se il francese sarà costretto a osservare qualche giorno di riposo (in giornata i bianconeri hanno in programma una doppia seduta). 

La conferma che si è trattato solo du uno spavento ma senza conseguenze serie arriva indirettamente da un video che Mattia Perin ha postato su Instagram. Nelle  sue storie il portiere bianconero ha ripreso il rito di iniziazione di Pogba che canta in piendi davanti ai compagni e si sente Perin gridare: “Stai bene allora, fra’. Sta bene il ginocchio!”

Dybala, ecco perché prenderlo al Fantacampionato. Attenzione però al ruolo…

Paulo sarà valutato 62 crediti e si collocherà al 12° posto nell’elenco degli attaccanti più costosi. Vanta annate da venti gol, ma il possibile impiego da trequartista potrebbe diminuire la sua efficacia in ottica +3

La numero 10 è in dirittura d’arrivo. Non si parla di maglie, ma di stagioni in Serie A. Sì, perché dopo due anni con il Palermo e sette con la Juventus, Paulo Dybala è pronto ad affrontare un altro campionato di massimo livello, stavolta con la Roma di Mourinho. Tra i fantallenatori, torna di moda il solito tormentone: cosa aspettarsi dall’argentino quest’anno? Per trovare una risposta, bisogna scavare nel passato della Joya.

GOL E ASSIST —   In Italia da 10 anni (compreso uno in B con il Palermo), Dybala ha collezionato 98 reti in Serie A. Una media di oltre 10 gol a stagione, che ne fanno una delle seconde punte più appetibili del listone. Tirare le somme sembra facile. Paulo in giallorosso avrà più spazio e troverà continuità, è legittimo aspettarsi una stagione da top player. Da bravi “Marotta” del Fantacampionato, però, prima di aggiudicarvelo dovrete fare un paio di conti: Dybala sarà valutato 62 crediti e si collocherà al 12esimo posto nell’elenco degli attaccanti più costosi. Notate bene: fatta eccezione per Berardi e Leao, tutti gli altri sono centravanti.

 I fantallenatori dovranno compiere scelte equilibrate: non bisogna farsi spaventare dal prezzo del cartellino, ma neppure puntare tutto su Paulo. Lo dicono i numeri: con la Juventus vanta annate da venti gol (19 nella Serie A 2015/2016, 22 nel 2017/2018), altre con miseri bottini da 4 o 5 reti. Che, guarda caso, risalgono al triennio firmato CR7. Il fattore decisivo sta nel ruolo che Paulo avrà in giallorosso: trequartista di destra a supporto di Abraham, affiancato da Pellegrini dall’altra parte del campo. Proprio capitan Lorenzo, lo scorso anno, giocando in quella posizione ha collezionato 9 gol e 3 assist. Ma parliamo di un giocatore meno offensivo rispetto alla Joya. È legittimo aspettarsi dunque una stagione da (minimo) 10-12 gol, consapevoli che Dybala potrebbe sfiorare persino quota 20. Le annate migliori ai piedi della Mole, d’altronde, sono arrivate quando Paulo dialogava con un centravanti puro: Mandzukic o Morata nel 2016, Higuain nel 2018. Stavolta toccherà ad Abraham.

Di Maria: “Testa solo alla Juve, non al Mondiale. Futuro qui? Mai dire mai”

L’argentino si presenta in bianconero: “Cerchiamo di vincere il più possibile, poi penseremo all’anno prossimo. Sono venuto qui per vincere con la Juventus, alla nazionale penserò quando sarà il momento”

“Mai dire mai”. Così Angel Di Maria ha risposto alle domande sulla possibilità che resti alla Juventus anche oltre la prossima stagione, nella conferenza stampa di presentazione del suo trasferimento in bianconero: “Nel calcio tutto cambia velocemente, tutto con la Juve sta andando benissimo fin dai primi contatti. Ora pensiamo a questo anno, cerchiamo di vincere il più possibile e poi arriverà il momento di pensare al futuro”. E sul rischio di focalizzare l’attenzione sul Mondiale in Qatar ha risposto: “La mia testa adesso è solo ed esclusivamente alla Juve. Sono venuto qui per vincere e lavorare con questo grande club, alla Nazionale penseremo quando sarà il momento di pensarci. Voglio vincere con la Juventus”.A TUTTI I COSTI —   “Sono contentissimo di essere qui e poter indossare questa maglia. Entrare in questo club è fantastico, io e la mia famiglia siamo stati accolti con grande affetto. Ringrazio tutti”, si è presentato il Fideo: “Qui arriva lo stesso Di Maria di sempre, che vuole vincere a tutti i costi, odia perdere e vuole essere un campione: credo che la Juve mi abbia scelto per questo. La cosa più importante sarà lavorare al massimo e cercherò di fare il mio meglio”.

PERCHÉ LA JUVE— Di Maria ha poi raccontato come è stato convinto a venire in bianconero: “Se una squadra importante come la Juve ti cerca è quasi impossibile dire no. Hanno aspettato la fine del mio contratto con pazienza, io avevo tanta voglia di venire qui e quando siamo stati tranquilli con la mia famiglia è arrivato il momento”. E ancora: “Ho scelto la Juve perché è il club più importante in Italia e ha tutte le carte in regola per poter vincere tanti titoli. So che è una squadra forte e voglio far parte di questa squadra. Se mi hanno cercato vuol dire che mi ritengono all’altezza”.

Zaniolo, quale futuro? La Roma vuole 50 milioni, la Juventus osserva

Èancora da scrivere il futuro dell’attaccante giallorosso che, intanto, si allena da solo in attesa di sviluppi. La Roma vuole 50 milioni di euro per lasciarlo partire, la Juventus segure interessata per capire se il contratto con i giallorossi (scadenza 2024) verrà rinnovato

Era un tesoro nascosto, si è preso la scena nelle notti più importanti vissute (fin qui) in carriera. Oggi, a 23 anni appena compiuti, il futuro di Nicolò Zaniolo è incerto, divide, è tutto da scrivere. Per quanto tempo resterà a Roma, dove lo porterà il mercato, quali trofei aggiungerà in bacheca dopo la Conference. Situazioni da scoprire e definire, in questo calciomercato o forse nel prossimo. Nell’ultimo anno, José Mourinho ha modellato della sua stella a modo suo. Ne ha tirato fuori il carattere a suon di esclusioni, punzecchiature e telefonate motivazionali. Niccolò ha reagito e lo ha ripagato con la stagione migliore. Per allontanare un altro po’ le paure dopo due infortuni gravi, da superare prima di tutto nella testa.

La richiesta della Roma.Mancini lo ha convocato in Nazionale quando aveva zero minuto giocati in Serie A. Ha esordito prima in Champions (al Bernabéu) poi in campionato. I due lunghi stop forse ne hanno rallentato la corsa, il suo valore di mercato è salito alle stelle e poi è crollato. Oggi la Roma vuole 50 milioni per lasciarlo partire e la Juventus – che mai ha staccato i suoi occhi da lui – continua a osservarlo. Molto interessata. Per capire se il contratto in scadenza nel 2024 verrà rinnovato, immaginando come inserirlo nello scacchiere di Allegri. Zaniolo era un trequartista, negli anni è diventato un’ala destra che sa fare anche la seconda punta. Zone di campo in cui i bianconeri cercano rinforzi. 

L’attesa e gli allenamenti individuali.In attesa di possibili sviluppi Niccolò si allena da solo, vuole farsi trovare pronto per l’inizio del suo primo vero ritiro degli ultimi tre anni. Così prova a tenere lontane le voci, i casi social, i dubbi del periodo di mercato. Sogna altre notti come quella di Tirana, e intanto aspetta.

Juventus-Di Maria, i bianconeri ci riprovano: risposta attesa nel weekend

Ibianconeri ci riprovano per il calciatore argentino ex PSG. La nuova offerta è di un anno più un altro opzionale: una via di mezzo tra i due inizialmente offerti e l’uno richiesto da Di Maria. In caso di fumata nera, gli obiettivi sono Berardi, Zaniolo e Kostic.

La Juventus ci riprova per Angel Di Maria. Dopo la fase di stallo dell’operazione nell’ultimo periodo, i bianconeri hanno rimodulato l’offerta al giocatore. La trattativa era bloccata perché la Juventus offriva due anni di contratto, mentre Di Maria ne chiedeva soltanto uno.  Adesso la Juve ha deciso di rimodulare la proposta a Di Maria, offrendo un anno più un altro opzionale, in modo che il calciatore possa rimanere una stagione e alla fine decidere se prolungare la sua permanenza in bianconero per un altro anno. La risposta di Di Maria arriverà entro il fine settimana, ma intanto l’argentino sta parlando con la famiglia per convincerla. Nel giro di qualche giorno, poi, comunicherà la sua decisione. 

Juventus, le opzioni in caso di fumata nera con Di Maria.La Juventus dunque attende una risposta, ma se dovesse arrivare una fumata nera, virerebbe su altri obiettivi sul taccuino della società. Gli altri tre nomi sono Domenico Berardi, Nicolò Zaniolo e Filip Kostic. Intanto, però, la Juve aspetta e dà priorità al calciatore della nazionale argentina e ormai ex PSG. 

Juve, Cuadrado e un futuro a scadenza. Ma se arriva un’offerta vera…

Il giocatore ha escluso trattative per il prolungamento. Che restano possibili da qui a giugno 2023, ma i precedenti di quest’anno dicono che la linea del club va in un’altra direzione. La distanza tra il suo accordo attuale e i nuovi standard bianconeri tengono invece aperta la strada di un’uscita anticipata.

Il tweet con cui Juan Cuadrado ha voluto spegnere le voci sul suo prolungamento alla Juventus, dicendo di non aver mai rifiutato proposte ma anche che non ci sono mai state trattative, mette per qualche tempo un punto fermo ai discorsi sul suo futuro. Nel senso che si torna alle certezze contrattuali, quel legame che si è rinnovato in automatico di un’altra stagione fino al giugno 2023. Le ipotesi davanti restano tre: mettersi al tavolo per prolungare ulteriormente il legame (come si è pensato a lungo), arrivare alla scadenza tra un anno oppure salutarsi subito. La gestione delle ultime settimane fino al citato tweet, per il momento, porta a escludere a oggi il primo scenario. Con quel che ne consegue.

Alcuni punti fermi. I 5 milioni bonus compresi scattati per la prossima stagione di Juan Cuadrado sono in linea con quanto messo nero su bianco tra giocatore e club quando fu stipulato il contratto a suo tempo, ma non più in linea con la politica attuale di rinnovi del club rispetto a cui oggi è fuori scala: adesso non sarebbe stato sottoscritto a quelle cifre, ma viene da una stagione precedente. Motivo per cui l’idea di allungare il legame, spalmando l’accordo su più anni, era un ambito di discussione realistico e sensato, al di là del livello a cui poi sono effettivamente arrivati i colloqui.

È questa valutazione economica ad aprire all’eventualità che se si presentassero compratori per Cuadrado la Juventus ne considererebbe l’uscita. E’ in questa sola cornice che possono avere cittadinanza le voci sul colombiano, tra cui sono emerse quelle su Inter e Roma. Ma chi è disposto a spendere, e quanto, per un giocatore di 34 anni in scadenza e con livello stipendiale di questo tipo? Perché appare invece esclusa, nell’indirizzo prevalente di onorare il legame in maniera reciproca, la possibilità invece di una rescissione del rapporto lasciando libero il colombiano di accasarsi altrove. Quindi avanti fino al 2023, a meno che arrivi un acquirente.

Serie A, Juventus-Lazio 2-2: Milinkovic-Savic blinda l’Europa League al 95’

Pari e patta in extremis allo Stadium tra la Juve e la Lazio. Nella 37.ma giornata di Serie A tra la squadra di Allegri e gli uomini di Sarri finisce 2-2 con i biancocelesti che blindano aritmeticamente la qualificazione alla prossima Europa League. A Torino i bianconeri sbloccano tutto con un colpo di testa di Vlahovic (10′), poi raddoppiano con una magia di Morata (36′). Nella ripresa poi i biancocelesti reagiscono e rimettono tutto in parità grazie a un autogol di Alex Sandro (51′) e a una rete nel recupero di Milinkovic-Savic (95′). Standing ovation per Chiellini e Dybala alla loro ultima gara in bianconero allo Stadium.

Allo Stadium è una serata di festa per tutti. Per Chiellini e Dybala, entrambi all’ultima presenza con la maglia bianconera davanti al loro pubblico e travolti dagli applausi, e per Maurizio Sarri, ormai certo del pass per l’Europa League grazie a un colpo last second. Un pareggio che regala emozioni fino all’ultimo e frutto di una gara a due facce. Nel primo tempo sono i bianconeri a fare il match e ad andare a bersaglio per due volte. Nella ripresa è invece la Lazio a spingere e a rimettere il match in parità nel recupero approfittando dell’ennesimo atteggiamento troppo passivo della Juve dopo il vantaggio. Andazzo che ha segnato gran parte della complicata stagione bianconera.

Chiellini 8: Re Giorgio saluta lo Stadium guidando col solito piglio la difesa per un quarto d’ora, poi lascia il posto a De Ligt, passa la fascia a Dybala ed esce dal campo tra gli applausi del pubblico e gli abbracci dei compagni. E’ lui la star della serata e l’8 è il voto alla carriera

Dybala 7: si piazza accanto a Vlahovic e gioca di fino cercando soprattutto gli applausi dello Stadium. Innesca il raddoppio con un colpo di tacco di gran classe, poi a fine partita scoppia in lacrime davanti all’affetto del popolo bianconero