Juve, alta intensità e contrasti veri alla Continassa: i tifosi alla scoperta del metodo Motta

Seduta aperta al pubblico per i bianconeri: dai primi passi bianconeri di Kalulu all’assenza di Milik, ritmo e grande attenzione al lavoro di Locatelli e Fagioli in costruzione

“Grande Thiago!”. Il primo allenamento stagionale a porte aperte alla Continassa si apre con le voci dei tifosi che osannano l’allenatore: è un segno dell’entusiasmo che circola nel popolo juventino, in parte per il 3-0 dell’esordio sul Como e in parte per il fascino sempreverde delle rivoluzioni. L’allenatore sorride e saluta, poi dal secondo successivo pensa soltanto all’allenamento. C’è anche il neoacquisto Pierre Kalulu nell’ora e mezza di seduta, ma non Arkadiusz Milik, non ancora pronto a unirsi al gruppo e quindi a rischio per un secondo forfeit, a Verona. 

Quando c’è da lavorare sulla parte atletica risuona sempre l’accento francese del preparatore Simon Colinet, poi nel campo principale del centro sportivo si sentono solamente le voci dei giocatori e quella di Motta che incita i suoi fermando gli esercizi di tanto in tanto per richieste specifiche. Tanta, tantissima palla alla Continassa: due portieri a turno prendono parte agli esercizi collettivi e nel primo focus sul possesso vengono sollecitati a gestire la palla tra i piedi con poco tempo e poco spazio, chiedendo ai compagni di smarcarsi in velocità. Il tutto sempre ad alta intensità, con contrasti veri e pochi tempi morti. Da segnalare anche Manuel Locatelli e Nicolò Fagioli jolly nella partitella, segno dell’attenzione specifica di Motta per i due azzurri nella manovra di costruzione. A chiudere due esercitazioni parallele per attacco e difesa, più ripetute per mettere un po’ di benzina nelle gambe a quattro giorni da Verona-Juventus. 

Juve-Kalulu, si chiude: c’è il sì del difensore, entro 48 ore le visite mediche

In via di definizione anche le ultime clausole col Milan, il difensore dovrebbe raggiungere la Continassa a breve: contro il Como Motta potrà contare su di lui

Kalulu alla Juve è un affare in chiusura. La trattativa col Milan è giunta ai dettagli: il calciatore ha aperto alla destinazione bianconera e i rossoneri hanno accettato la condizione ibrida sul prestito, che sarà con opzione libera e senza obbligo di riscatto.

La Juve, però, verserà subito una cifra pari quasi al doppio di quella che aveva proposto inizialmente: 3 milioni e mezzo, e non 2. Si lavora adesso alla definizione del riscatto, con Giuntoli che prova a tenere la somma finale sotto il muro dei 20 milioni grazie a una percentuale di rivendita. La cifra finita dell’affare dovrebbe rimanere attorno ai 18 milioni garantiti, più il 10% di diritto futuro al Milan nel caso in cui la Juve – una volta acquisito il calciatore – andrà a cederlo. 

Alla Continassa dovrebbero accogliere Kalulu già nelle prossime 36-48 ore: giusto il tempo di definire completamente alcuni passaggi burocratici e mettere in moto la macchina organizzativa per il trasferimento. Le visite mediche che non sono ancora state fissate, ma il difensore francese sarà a disposizione per l’esordio in campionato della Juve di lunedì in casa contro il Como. Giuntoli ha convinto Thiago Motta con Kalulu perché può interpretare diversi ruoli difensivi: centrale di sinistra pur essendo un destro, braccetto in una difesa a tre o proporsi da terzino di spinta, posizione in cui è cresciuto nelle giovanili del Lione. Gli unici dubbi sono relativi alla tenuta fisica del calciatore, considerato che nella passata stagione ha dovuto saltare diverse partite. È il motivo per cui la trattativa si è sbloccata sull’apertura del Milan a cedere il difensore col diritto di riscatto sul prestito oneroso e non sull’obbligo.

Kalulu, lesione al polpaccio. Salta il Napoli domenica, a rischio anche la Champions

Brutte notizie per il Milan dopo gli esami a cui si è sottoposto il difensore, rientrato anzitempo dall’Under 21 francese. Il centrale verrà ricontrollato tra una settimana.

Il termine “botta”, che aveva accompagnato il rientro anticipato di Kalulu in Italia dall’Under 21 francese, aveva in qualche modo concesso un moderato – moderatissimo – ottimismo. Che però si è spento nel momento in cui il difensore ha effettuato gli esami per verificare l’entità del guaio: il report dello staff medico rossonero parla di “lesione del muscolo soleo del polpaccio destro. Nuovo controllo strumentale verrà effettuato fra una settimana”.

Lesione è la parola che nessuno a Milanello voleva veder saltare fuori, soprattutto quando è abbinata a un muscolo del polpaccio. Nel comunicato del club anche in questo caso non è riportato il grado della lesione, ma il fatto che il prossimo controllo sia previsto a breve termine autorizza a pensare che l’entità del guaio non sia drammatica. Quanto basta, comunque, a toglierlo di scena ovviamente nel big match di domenica sera a Napoli e a far suonare – forte – l’allarme in vista del doppio confronto di Champions contro i campani. In attesa delle verifiche fra sette giorni, ipotizzare circa tre settimane di stop è una proiezione lecita e si tratterebbe di una tempistica che andrebbe a ricadere su entrambi i round nei quarti di finale. Come spesso avviene, la sosta per le nazionali porta sgradevoli notizie a Milanello e toglie a Pioli un difensore fondamentale (e che tra l’altro era l’unico della rosa rossonera ad aver giocato tutte e 37 le partite stagionali del Diavolo). Nelle prossime ore si chiarirà anche la situazione relativa a Ibra, alle prese con un fastidio non meglio specificato che ha indotto il c.t. svedese a considerare Zlatan “un punto di domanda”. Da quanto filtra, comunque, non dovrebbe essere nulla di preoccupante.