Chiesa-Liverpool, ci siamo! Fede in volo per l’Inghilterra: “Sono pronto per questa nuova avventura”

Sfumata la pista Barcellona, Federico Chiesa ha dato l’ok per il trasferimento ai Reds e si è appena imbarcato su un volo privato. La Juve ricaverà 10-15 milioni. E con il risparmio sull’ingaggio dell’azzurro, via libera per la caccia a Sancho

Nessun segnale da Barcellona: Federico Chiesa ora si avvicina al Liverpool, in queste ore l’ultima accelerata sul fronte inglese può essere decisiva. L’attaccante apre alla destinazione in Premier League, la Juve è pronta a cederlo per una cifra fra i 10 e 15 milioni: si può chiudere a breve. L’attaccante è da poco partito per raggiungere l’Inghilterra con un volo privato: “Sono felicissimo e pronto per questa nuova avventura, ci tengo a salutare i tifosi della Juve”.

L’uscita di Chiesa è utile alla Juve per definire l’ultimo obiettivo di questo mercato bianconero: cioè Sancho, che arriverebbe in prestito dal Manchester United senza alcun obbligo di riscatto e con buona parte dell’ingaggio pagato dal club inglese. Il risparmio generato dall’ultimo anno di contratto di Chiesa, evitando la minusvalenza a bilancio con circa 12 milioni, darebbe forza a Giuntoli per coprire una buona percentuale dello stipendio annuale di Sancho, che ha già dato gradimento alla destinazione juventina. La Juve si muove su questo binario e per adesso è avanti sulla concorrenza.

Atalanta, che sfortuna! Non solo Salah, i Reds di Klopp sono una macchina da gol

La squadra di Gasp, per i quarti di Europa League, non poteva pescare squadra peggiore. Il Liverpool è una corazzata in lizza per vincere tutto e in corsa, oltre in Europa, anche in Premier e in FA Cup

Squadra peggiore all’Atalanta non poteva capitare. Il Liverpool non è la favorita dell’Europa League perché ha vinto 11-2 complessivamente contro lo Sparta Praga agli ottavi: i Reds sono una corazzata tornata ai vertici anche in Premier. Con la motivazione che questa è l’ultima stagione di Jürgen Klopp, ai saluti a fine anno, e l’idea di congedare uno dei tecnici che hanno fatto la storia di Anfield con un’annata indimenticabile che comprenda anche un trionfo in Europa (finale a Dublino, uno dei feudi del Liverpool) è in cima ai pensieri di tutti. Gli infortuni al momento sono un problema, anche se non ha rallentato la marcia della squadra, ma ad inizio aprile l’infermeria dalle parti di Anfield dovrebbe essere più vuota.

Mo Salah parla ancora italiano per le sue esperienze con Fiorentina a Roma. Ma è a Liverpool che è diventato un fenomeno. Il suo gol nel 6-1 nel ritorno con lo Sparta lo ha portato per il 7° anno consecutivo sopra 20 gol stagionali in tutte le competizioni, impresa mai riuscita a nessuno nella gloriosa storia dei Reds. Al momento il 31enne egiziano è in ripresa da un infortunio che, unito alla Coppa d’Africa, lo ha tenuto lontano dal Liverpool praticamente per due mesi, ma già per l’andata della sfida con l’Atalanta dovrebbe essere al meglio. In Premier, prima di salutare per il torneo del suo continente, è stato l’unico in grado di reggere il ritmo proibito di gol di Erling Haaland. In Europa viaggia con 4 gol e 4 assist in appena 290’: per Gasp sarà lui il pericolo pubblico numero uno.

Origi re dei derby anche a Milano? E contro Lukaku non ha mai perso

Il belga a Liverpool ha fatto 6 gol in 12 partite contro l’Everton. E nei quattro incroci con Romelu (tra Everton e United) ha fatto dieci punti

L’uomo dei derby ha battuto un colpo. Inutile, ma atteso. E la settimana è quella giusta. Divock Origi è stato l’unica nota lieta nella disfatta contro il Sassuolo con un diamante incastonato alle spalle di Consigli, nel 5-2 di San Siro che ha messo il bollino alla crisi del Diavolo. Una giocata da ricordare in una domenica da dimenticare, che recapita a Pioli un messaggio. Una scintilla.

Il risveglio di Divock è arrivato al tramonto di una giornata da incubo, che resterà nei racconti come uno dei punti più bassi toccati dal Milan di Pioli. Dopo il guizzo contro il Monza dello scorso 22 ottobre, l’attaccante belga è ricomparso nel tabellino dei marcatori con un gol da mettere in cornice, che in un momento no della squadra può far morale dopo una prima parte di stagione complicata da problemi fisici e prove poco convincenti. Così, il Diavolo incrocia le dita e spera ora in uno scatto in vista del derby. Perché Origi con le stracittadine ha un feeling particolare, da specialista. Soprattutto se parlano inglese.

Negli anni al Liverpool, Origi è diventato padrone del derby del Merseyside: contro l’Everton ha collezionato 6 reti in 12 gare, vincendone 7 e perdendone 2. Con il primo centro, il 20 aprile 2016, ha spianato la strada ai Reds verso un poker senza appelli. Con l’ultimo, lo scorso 24 aprile, ha timbrato il 2-0 di Anfield. In mezzo, l’acuto del 2018, con cui ha messo al tappeto i cugini sfruttando un errore del portiere Pickford al 96’. Fotogrammi valsi un posto d’onore nel cuore dei tifosi dei Reds, che lo hanno definito “Liverpool Legend” per quella capacità innata di esserci sempre nei momenti topici. Tra i tanti pensieri della settimana di Pioli, verso il derby più pesante della sua gestione, magari si sarà affacciato anche questo. Quella che per la Kop era la “legge di Origi”.

Liverpool, parata in città il 29 maggio: la festa a prescindere dalla Champions

Reds hanno accettato l’invito del sindaco della città che ha organizzato una parata per il 29 maggio, il giorno dopo la finale di Champions League contro il Real Madrid, per festeggiare le vittoria in FA Cup e coppa di Lega

Una parata per le vie della città, a prescindere da quello che sarà l’esito della finale di Champions League e l’epilogo in Premier League nel testa a testa con il Manchester City che vede la squadra di Klopp inseguire a -1 a una giornata dal termine. Per domenica 29 maggio, il Liverpool ha accettato l’invito del sindaco Joanne Anderson di sfilare per le vie della città per celebrare le vittorie in FA Cup e nella coppa di Lega. Singolare che la parata sia stata fissata proprio per il giorno dopo la finale di Champions League contro il Real Madrid, segnale comunque chiaro di come la stagione – a prescindere dall’attesissima sfida europea – sia comunque considerata positiva da tutto l’ambiente Reds.

Sindaco Liverpool: “Giusto festeggiare risultati così incredibili”

Alla parata si unirà anche un pullman con a bordo la formazione femminile del Liverpool che ha vinto l’FA Women’s Championship. Una sfilata di 13.5 km che attraverserà Liverpool da sud a nord. Queste le parole del sindaco Joanne Anderson: “Sollevare la FA Cup, la Carabao Cup e il trofeo FA Women’s Championship è un risultato incredibile che merita di essere riconosciuto e abbiamo tutte le carte in regola perché non siano gli unici trofei che potrebbero essere celebrati quel giorno! Qualunque sia l’esito della fine della stagione e della finale di Champions League, Liverpool e Liverpool FC Women ci hanno già reso orgogliosi e daremo a entrambe le squadre la celebrazione del ritorno a casa che meritano”.

Difesa e attacco, la rinascita Inter è iniziata: domenica la sfida al Torino

l’Inter si prepara a questo finale di campionato per cercare di riprendere la via dello Scudetto contando sui propri punti di riferimento principali, a livello di singoli e di reparto. A cominciare dalla prossima sfida, domenica sera sul campo del Torino

La difesa è registrata, la fase offensiva ha appena cominciato: e così l’Inter si avvicina a quell’equilibrio che l’aveva portata a conquistare 8 vittorie consecutive in campionato dal 21 novembre, a scalare la classifica fino al sorpasso e al mantenimento della vetta. In quelle 8, l’Inter aveva segnato addirittura 20 gol e ne aveva subiti soltanto due. Poi qualche segnale di cedimento difensivo, soprattutto per errori individuali e un attacco che all’improvviso si è addormentato. Ma la rinascita è avviata.

Quattro partite consecutive senza prendere gol considerando tutte le competizioni. Soprattutto, nelle ultime 5 trasferte complessive l’Inter ne ha preso soltanto uno, su rigore al “Maradona”, nonostante abbia affrontato avversari come Atalanta, lo stesso Napoli, Milan e Liverpool, trovando ad Anfield, anche, l’aiuto dei pali e di un Vidal portiere aggiunto. Continuità nonostante le varianti introdotte da Inzaghi rispetto al trio titolare proposto soltanto in due di queste 5 partite. Dall’inizio hanno giocato infatti Dimarco, contro il Napoli, D’Ambrosio, contro Atalanta e Genoa, ma anche nel secondo tempo contro il Liverpool in sostituzione dell’infortunato De Vrij, ed è lui il favorito anche contro il Torino.  Se una certezza è ritrovata, altre due, davanti, stanno tornando. Dzeko e soprattutto Lautaro Martinez: 4 gol nelle ultime due, 1 solo, in Supercoppa, nelle precedenti 13. Il motore è acceso, direzione Torino e verso un nuovo sorpasso da tentare.

Inter, ecco cosa lascia la Champions

Il k.o. dell’andata, i rossi a Barella e Sanchez, ma anche il pasticcio del sorteggio (dall’Ajax al Liverpool) fanno arrabbiare. Ma il progetto è solido e il gap con le big d’Europa si è ridotto malgrado budget molto diversi

Certo, tanto meglio se fosse riuscito il salto triplo di eliminare il Liverpool. Ma l’Inter può essere comunque soddisfatta del cammino in Champions League. Un ulteriore passo nel percorso di crescita che Suning e il management hanno intrapreso dal 2018. La differenza con i top club d’Europa (soprattutto inglesi) resta, ma si è ridotta malgrado budget lontanissimi da quelli dei nerazzurri.