Il Milan vola in America: tutti i segreti della tournée rossonera. E la lista dei convocati

Il Diavolo torna oltreoceano per i tre impegni estivi del Soccer Champions Tour 2024, contro City, Real e Barcellona. Un’occasione per confrontarsi con le big d’Europa, ma non solo

Manchester City, Real Madrid e Barcellona. Eurotris oltreoceano, avversari di lusso per capire qualcosa in più del nuovo Milan di Fonseca. Poche ore fa, intorno alle 16, il Diavolo è partito da Malpensa per la tournée negli Stati Uniti. Sempre più un’abitudine per i rossoneri d’America.

I test contro le big d’Europa rientrano nel Soccer Champions Tour 2024 e saranno intanto un’occasione per i primi test. Match di cartello, da cui ricavare indicazioni dopo tre settimane di lavoro a Milanello e la prima amichevole giocata (e pareggiata 1-1) contro il Rapid Vienna. Fonseca, fin qui, ha giudicato il percorso in maniera positiva: “Soddisfatto di questa prima parte di lavoro a Milanello – ha scritto il tecnico su X – ora la seconda parte negli Stati Uniti, con la stessa voglia e ambizione di continuare a crescere. Forza Milan”. Non solo. Con l’avvento di Redbird, il Diavolo ha capito ancor di più l’importanza di ampliare gli orizzonti e l’esperienza estiva in America sarà centrale per aumentare la visibilità del club e rafforzare il brand negli States. Dopo l’estate 2023 sulla West Coast, che aveva visto i rossoneri giocare contro Real Madrid, Juventus (a Los Angeles) e Barcellona (a Las Vegas), il Milan stavolta affronterà sempre i Blancos e i blaugrana, ma al posto dei bianconeri l’altra sfida sarà contro il Manchester City.

Leao, solo gol belli in Europa e quel feeling con Gyokeres… Pioli sorride, Rafa torna subito

In questa stagione ha segnato con maggior frequenza nelle coppe rispetto al campionato. Ieri una bellissima rete anche in nazionale, da dove arriva un’ottima notizia per il tecnico: niente seconda col Portogallo, l’attaccante rientra subito a Milanello.

Rafa Leao quest’anno surfa anche sulle acque europee e resta ben ancorato alla sua tavola. La stagione ’23-24 del portoghese sarà ricordata, senz’altro, come quella dell’ulteriore crescita, ma soprattutto come quella dei suoi successi continentali. La foto da inquadrare resta la rovesciata di San Siro al Psg, ma c’è molto di Rafa anche nei due turni di Europa League portati a casa con Rennes e Slavia. E così, se tra campionato e Coppa Italia ha una media gol di uno ogni 335 minuti, in Europa è uno ogni 186. Praticamente il doppio. Il palcoscenico continentale evidentemente lo stimola e lui ha imparato a governarlo dal momento che ha fatto centro anche in nazionale, aprendo la goleada del suo Portogallo (5-2) nell’amichevole contro la Svezia – Ibra immaginiamo lo perdonerà – giocata ieri sera a Guimaraes.

Fra le qualità che Rafa deve ancora affinare c’è sicuramente il tiro. Per lui non ci sono mezze misure: a volte lo strozza e termina placido fra le braccia dei portieri, a volte finisce in curva se non prende il “giro”. Se però lo azzecca, tutti in piedi ad applaudire. Come a Praga. O, appunto, come ieri sera con la Svezia. Un siluro nel sette che ha buttato giù la porta di Olsen. Insomma, si migliora anche lì e, di base, i suoi sono quasi sempre gol belli. O molto belli. Il motivo lo ha spiegato lui stesso qualche giorno fa: “Quando parlo di magia, di gioia, significa prendere il rischio. Le cose semplici le fanno tutti i giocatori. Io mi diverto così”. La serata di Guimaraes per Rafa si è conclusa dopo un tempo. Questione di rotazioni già prestabilite da parte del c.t. Roberto Martinez, che peraltro ha fatto un bel regalo al Milan: il tecnico ha liberato Rafa, assieme ad altri compagni, evitandogli il secondo test contro la Slovenia di martedì prossimo e permettendogli quindi di tornare a Milanello con ampio anticipo rispetto al previsto.

Milan, faccia a faccia Chukwueze-Pioli: chance da titolare in arrivo per l’attaccante

Nella rifinitura a Milanello l’allenatore a colloquio con il nigeriano. Lavoro individuale per Pulisic e Kjaer

Dieci minuti di vis a vis. L’allenamento di rifinitura del Milan in vista del Rennes si è aperto con un colloquio di una decina di minuti tra Stefano Pioli e Samuel Chukwueze. Il tutto a bordocampo, mentre la squadra entrava per scaldarsi. Il nigeriano arriva da una gara negativa contro il Monza e da una finale di Coppa d’Africa persa contro la Costa d’Avorio, ma nonostante tutto una sua chance dal primo minuto è altamente probabile. Soprattutto perché Christian Pulisic, in gol all’U-Power Stadium e tra i più utilizzati in stagione, ha svolto l’inizio della seduta a parte, insieme a Simon Kjaer e inizialmente anche a Gabbia e Florenzi. Questi ultimi due hanno poi partecipato al torello, mentre lo statunitense e il danese hanno svolto un allenamento individuale. Almeno nella prima parte della seduta. Possibile panchina per entrambi quindi, anche perché il Milan ha vinto 3-0 l’andata e domenica giocherà contro l’Atalanta. Il riposo sarebbe logico e giustificato. 

Curiosità dalla seduta. Il rientro in gruppo di Tomori e Kalulu, fermi da diversi mesi per infortunio, è stato accolto da un applauso collettivo. Clima disteso e sereno. Anche Leao ha strappato applausi… per via dell’uscita del suo libro, “Smile”. Il portoghese ha sorriso divertito. I due difensori non prenderanno parte alla sfida col Rennes, ma ormai il ritorno a pieno regime è sempre più vicino. Presenti in gruppo anche Victor Eletu, centrocampista della Primavera, e Ismail Bennacer. A centrocampo dovrebbero giocare Reijnders e Musah, con Loftus, Leao, Chukwueze e uno tra Jovic e Giroud in avanti. In difesa, se Kjaer non dovesse farcela, spazio a Thiaw e a Gabbia, con Florenzi e Theo terzini. Maignan confermato tra i pali. A Rennes ha giocato la sua prima partita tra i professionisti con la maglia del Lilla nel 2015. Sarà un tuffo nel passato.

Milan-Giroud, incontro ok: le cifre (al rialzo) del nuovo contratto

Il summit a Milanello tra l’agente del giocatore e la dirigenza rossonera è andato bene: si dovrebbe passare da 3,2 a 3,5 milioni l’anno di ingaggio più bonus

Giroud ha fatto ricco il Milan e il Milan farà ancora più ricco Giroud. La storia, a dire il vero, era iniziata a costo zero: Olivier rossonero dall’estate 2021, al Chelsea un conguaglio da un milione di euro. Per le spese folli del pallone, un vero affare: nei conti e sul campo, dove il nuovo numero 9 del Milan trascina la squadra allo scudetto. Oggi guida il gruppo alla risalita Champions e il prossimo anno chissà: la certezza è che Oly sarà ancora lì, al centro dell’area rossonera. In una volta sola tutte le maledizioni ricadute sugli eredi di Pippo Inzaghi, svaniscono.

Per il Milan Giroud è una benedizione: 17 gol nella prima stagione, fermo a sei quest’anno. Numeri e leadership hanno convinto il club a puntare ancora su di lui. Non un semplice atto di riconoscenza, molto di più: per tenere Olivier con sé il Milan ha proposto un contratto più sostanzioso di quello attuale. La proposta salirà dai 3,2 milioni di oggi a 3,7, bonus esclusi: in area di rigore solo Origi regge il confronto. L’incontro in sede di ieri tra la dirigenza rossonera e l’agente del giocatore, Michael Manuello, è stato positivo: le parti si prenderanno altri giorni per le valutazioni finali e poi si aggiorneranno di nuovo. Non c’è un prossimo appuntamento già in agenda, ma la sensazione è che sarà quello finale con la stesura degli accordi e la cerimonia del rito. Foto, dichiarazioni di intenti, ovviamente la firma fino al 2024 e la penna dell’autografo con cui il club omaggia i giocatori che sottoscrivono il progetto.