In vista di una stagione che sarà ancora più lunga complice la nuova Champions e il Mondiale per club, Inzaghi ha bisogno di allargare la rosa. Sanchez, Klaassen e Cuadrado ai saluti, crescono i dubbi su Dumfries
Una partita di fine stagione, con lo scudetto già in tasca, che arriva dopo i festeggiamenti di domenica e dopo una settimana di allenamenti così così, non è il massimo per giudicare i giocatori che sono stati meno utilizzati nella stagione. Premessa obbligatoria e doverosa. Detto questo, è però innegabile che al Mapei Stadium, con quasi tutti i titolari in panchina, l’Inter non è stata neppure lontana parente della squadra feroce che in campionato prima di ieri aveva perso un solo incontro, peraltro proprio contro il Sassuolo. In attacco Sanchez e Arnautovic hanno steccato, confermando che oltre a Taremi, serve un’altra punta che dia garanzie in un’annata caratterizzata dalla super Champions e dal Mondiale per club, tra giugno e luglio.
Il cileno ha già le valigie in mano, ma anche la conferma dell’austriaco, che ha avuto un doppio infortunio, non ha mai trovato la migliore condizione e ha compiuto trentacinque anni due settimane fa, sarà oggetto di riflessioni. Soprattutto se la dirigenza porterà avanti il progetto, annunciato dal d.s. Ausilio, di avere in rosa quattro attaccanti anche la prossima stagione.
Basterebbero infatti Lautaro, Thuram, Taremi e Arnautovic per puntare allo scudetto bis (obiettivo già annunciato da Marotta) e a fare più strada in Europa rispetto agli ottavi raggiunti quest’anno? Un bell’interrogativo. La verità è che Gudmundsson servirebbe moltissimo perché ha le caratteristiche che a Inzaghi mancano. All’inizio ufficiale del mercato, però, mancano quasi due mesi e alla fine… addirittura quattro. Possono venir fuori tante occasioni al netto di un investimento sul giovane francese Ilenikhena che come attaccante piace parecchio per il presente e soprattutto per il futuro.