Torino da applausi a Udine: vittoria per 2-1 con super Pellegri

Segnano anche Ola Aina e Deulofeu. La squadra di Juric è la prima a imporsi nello stadio friulano in questa stagione

Un Toro bello e combattivo fa l’impresa, sbanca la Dacia Arena e infligge all’Udinese rivelazione stagionale la prima sconfitta casalinga del campionato. Il meritato blitz granata è un concentrato di tante cose: la corsa infinita di Lukic, la classe di Vlasic, gli assist di Miranchuk e Radonjic, le prove maiuscole di Schuurs e Buongiorno, la capacità di saper soffrire, il miracolo a tempo scaduto di Milinkovic. Poi soprattutto i gol: il primo è di Aina, in mezzo c’è il pari di Deulofeu, ma a far scoppiare di gioia la panchina granata è lo sfondamento di Pietro Pellegri. Dopo il gol in Coppa Italia di martedì, si regala il bis nella sua prima volta in questo campionato. Il Toro rientra a casa con una vittoria che mancava dal 5 settembre (1-0 al Lecce).

Quando si comincia, il copione che si poteva immaginare viene rispettato: Udinese aggressiva e con il baricentro alto grazie alla posizione avanzata dei suoi esterni, Torino compatto davanti alla linea a tre dei suoi difensori, con Aina e Lazaro particolarmente attenti a coprire gli inserimenti laterali dei friulani. Juric sceglie una versione di Toro molto più corazzata: dietro c’è il trio tutto muscoli Zima-Schuurs-Buongiorno, Pellegri è il centravanti. Sono centimetri in più essenziali contro questa Udinese dei giganti. Sottil non ha bisogno di regalare colpi di scena nell’undici di partenza: i suoi viaggiano forti, si presenta con il 3-5-2 concluso dalla coppia Success-Deulofeu. Il Toro contiene colpo su colpo l’avvio friulano, sorretto da un Lukic che firma un primo tempo di corsa e spessore: Sasa è l’uomo ovunque, capace dopo dieci minuti di un salvataggio strepitoso su Pereyra. L’Udinese non sfonda, il Toro comincia a trovare varchi centralmente e ad avere una buona regolarità sulle fasce. La prima vera occasione è dei granata: Silvestri respinge corto il tiro dalla distanza di Miranchuk, Lukic ribatte in curva (12’). Due minuti dopo la gara si stappa: Vlasic sfonda a sinistra vincendo il duello con Samardzic. Appoggio per Mirancjuk, assist per Aina che non sbaglia. Per Aina è il secondo gol in carriera in Serie A, a 21 mesi dall’ultima volta. Quella volta era stato il 10 febbraio 2019 proprio contro l’Udinese (Toro-Udinese 1-0).

Udinese-Roma, Mourinho: “Regalata da nostri errori. Meglio un 4-0 che quattro volte 1-0″

Lo Special One commenta il pesante ko di Udine: “Sapevamo sarebbe stata difficile, non sono partite in cui puoi andare indietro nel risultato. Abbiamo regalato la partita con due gravi errori individuali, preferisco perdere una volta 4-0 che quattro gare 1-0”.

Un grande passo indietro. La Roma crolla dopo aver raccolto 10 punti nelle prime quattro giornate e torna da Udine con un pesante ko per 4-0. “È stata una gara difficile, contro una squadra che sa giocare questo tipo di partite – spiega Mourinho a Dazn -. Partite in cui non puoi andare dietro nel risultato, perché loro sono compatti dietro e sanno ripartire. Gestiscono i tempi, i falli. È una squadra molto fisica, molto esperta. Noi eravamo entrati bene, con una buona occasione per Dybala che secondo me, risultato a parte, è stato il migliore in campo. Loro ogni volta che arrivavano in contropiede creavano un pericolo o un gol, noi non siamo riusciti a sfruttare le opportunità. Magari il palo poteva dare nuove energie o forse anche il rigore, ma non si parla dell’arbitro dopo un 4-0. Preferisco perdere una partita 4-0 che quattro 1-0. Siamo delusi, ma domani c’è allenamento e guardiamo avanti. C’è stato anche qualche errore individuale, ma nella mia squadra gli errori individuali diventano collettivi. Abbiamo 10 punti, siamo tutti lì: facciamo la nostra strada”.

L’allenatore portoghese aveva già raccontato di temere la trasferta della Dacia Arena: “Avevo sensazioni della difficoltà della partita – ha aggiunto Mou -, i giocatori lo sapevano che si sarebbe giocato poco. Anche i ragazzini sono perfetti qui, vorrei avere anch’io qualche raccattapalle così, ma complimenti a loro. La partita è uscita perfetta per loro, quest’arbitro aveva un profilo perfetto per una squadra come l’Udinese che gioca in casa. Noi non abbiamo feeling con lui, quando il primo ammonito è l’artista della partita c’è qualcosa di contraddittorio. Guardiamo avanti, abbiamo una partita giovedì da giocare”.

Udinese, scelto Sottil: si lavora per liberarlo dall’Ascoli

Ibianconeri hanno scelto l’allenatore che nell’ultima stagione ha guidato l’Ascoli ai play-off di Serie B: si lavora per liberarlo dal contratto che lo lega fino al 2023 al club marchigiano.

Dopo aver ufficializzato la separazione con Gabriele Cioffi (che proseguirà la sua carriera all’Hellas Verona), l’Udinese ha deciso l’allenatore per la prossima stagione. La scelta, infatti, è ricaduta su Andrea Sottil, reduce da un’ottima stagione in Serie B alla guida dell’Ascoli, conclusasi con il sesto posto in classifica e l’eliminazione al primo turno play-off con il Benevento. Il club bianconero ha deciso di puntare su di lui, scegliendolo in una rosa di nomi che comprendeva, tra gli altri, anche Pippo Inzaghi e Paolo Zanetti. Ora Sottil dovrà liberarsi dal contratto che lo lega all’Ascoli fino al 30 giugno 2023, successivamente potrà quindi firmare con l’Udinese per vivere la sua prima stagione da allenatore in Serie A.

La trattativa con l’Ascoli.Se i friulani hanno così scelto la guida per la prossima stagione, dall’altro lato c’è una società abbastanza infastidita da quanto accaduto negli ultimi giorni. L’Ascoli, infatti, non avrebbe gradito l’approccio tra l’Udinese e Sottil, allenatore ancora sotto contratto con il club marchigiano. Ora le parti sono al lavoro per risolvere diplomaticamente la questione, per permettere così alla trattativa di andare definitivamente in porto. Il dialogo è aperto per trovare una soluzione che liberi Sottil dall’Ascoli per poi firmare con l’Udinese, da capire se nel caso i friulani verseranno un indennizzo o se si troverà un accordo differente con la cessione in prestito di qualche giocatore.