Cristiano Ronaldo avverte i rivali su Instagram: “Ai Mondiali per vincere”

L’attaccante del Manchester United e della nazionale portoghese rilancia la sfida alle grandi nazionali che andranno ai Mondiali ma anche ai suoi più grandi avversari: “Vogliamo di più, vogliamo vincere, vado al mio quinto Mondiale con un’ambizione ancora più grande”. Come lui, anche il suo eterno rivale, Leo Messi, parteciperà alla sua quinta fase finale

All’indomani della qualificazione ai Mondiali in Qatar ottenuta con la maglia del Portogallo, dopo il successo contro la Macedonia, battuta 2-0 (un assist) nella finale playoff, Cristiano Ronaldo rilancia attraverso Instagram la sfida alle grandi nazionali e ai suoi più grandi avversari: “Ci sono tanti modi per raggiungere la meta desiderata, a volte il percorso non è così diretto come avremmo voluto, ma la cosa più importante è arrivarci – scrive sul suo profilo ufficiale – A titolo personale, vado al mio quinto Mondiale e parteciperò alla 12^ fase finale di una grande competizione internazionale per il Portogallo, con lo stesso entusiasmo della prima volta ma con un’ambizione molto più forte, l’ambizione di andare incontro al desiderio di tutti noi: voglia di vincere!”.

Ed ancora: “Per ora possiamo sorridere con la sensazione di aver compiuto un passo. Ma non vogliamo fermarci qui. Vogliamo di più! Vogliamo molto di più! Per noi, per i nostri, per il Portogallo… Verso il Qatar! Con Cristiano Ronaldo al suo quinto Mondiale, anche il suo eterno rivale, Leo Messi, giocherà per la quinta volta la fase finale con la maglia dell’Argentina.

Italia, Berardi si scusa su: “Dovevamo e potevamo dare di più”

L’attaccante del Sassuolo, attraverso un post Instagram, ha voluto chiedere scusa a tutti gli italiani per la sconfitta contro la Macedonia: “A mente fredda fa ancora più male, ci abbiamo provato in tutti i modi ma non è bastato. Scusateci, lavoreremo per farvi tornare a sognare”. Donnarumma: “Siamo molto delusi, così come tutti gli italiani. Guardiamo avanti e rimettiamoci in gioco”

Dopo le parole del Ct Mancini, di Leonardo Bonucci e soprattutto Marco Verratti anche Domenico Berardi ha voluto esprimere il suo punto di vista su Instagram dopo l’eliminazione dell’Italia dal prossimo Mondiale in Qatar. L’attaccante del Sassuolo ha atteso qualche giorno prima di pubblicare il suo pensiero: “A mente fredda fa ancora più male – ha scritto Berardi. Il sogno di tutti noi italiani si è interrotto nel peggiore dei modi. Che ci vogliate credere o no, abbiamo davvero fatto tanto. Ci abbiamo provato in tutti i modi ma non è bastato. Era l’obiettivo di tutto il gruppo andare al Mondiale. Per molti di noi la prima volta di giocarci la coppa più bella per il nostro paese”.

Berardi, poi, fa un mea culpa anche a nome della squadra: “Era nostra responsabilità portarvi al Mondiale e vivere una splendida avventura tutti insieme come quella della scorsa estate. Dovevamo e potevamo dare di più perché quello che ci fa più rabbia è che non siamo questi”. In chiusura l’attaccante del Sassuolo ci tiene a chiedere semplicemente scusa agli italiani e chiude con una promessa: “Non ci sono tante cose da aggiungere. Se non, scusateci per questo disincanto. Noi lavoreremo per tornare a farvi sognare. Insieme. Uniti. Azzurri”.

Buone notizie per Inzaghi in vista di Juve-Inter

Il giocatore era risultato positivo lo scorso 21 marzo e ha saltato la doppia sfida dell’Argentina per le qualificazioni mondiali. Stamattina si è allenato coi compagni ad Appiano

Una buona notizia per Simone Inzaghi in vista del big match di domenica prossima allo Stadium con la Juventus, fondamentale in chiave lotta scudetto: Lautaro Martinez, che era risultato positivo al Covid lo scorso 21 marzo, è tornato negativo.

L’attaccante questa mattina si è allenato ad Appiano Gentile con il resto del gruppo (presenti anche Brozovic e De Vrij), dopo essere stato costretto a rinunciare alla convocazione della nazionale argentina per le ultime sfide di qualificazione al Mondiale 2022.

Azzurri in lacrime dopo la sconfitta contro la Macedonia del Nord e l’addio al Mondiale

Il centrocampista dopo l’eliminazione dell’Italia dalla corsa ai Mondiali: “Mi fa male quando penso ai rigori che ho sbagliato. Mi accompagneranno per tutta la vita, non sono riuscito ad aiutare i miei compagni e far felice il mio Paese. Ora si dice che bisogna andare avanti ma così fa male. Faccio fatica a spiegarmi la sconfitta contro la Macedonia”

“Mi fa male quando penso ai rigori che ho sbagliato. Mi accompagneranno per tutta la vita, non sono riuscito ad aiutare i miei compagni e far felice il mio Paese. Ora si dice che bisogna andare avanti ma così fa male”. Il commento di Jorginho dopo la sconfitta della Nazionale contro la Macedonia, con eliminazione dell’Italia dai playoff per il Mondiale 2022, guarda ai due calci di rigore sbagliati contro la Svizzera nel girone di qualificazione. “Faccio fatica a trovare risposte per questo risultato – spiega il centrocampista del Chelsea – purtroppo in queste partite non siamo riusciti a fare gol come avremmo dovuto. In questo mi ci metto in mezzo anche io con i due rigori sbagliati”.

“Ora è difficile perché dobbiamo guardare la realtà” ammette il centrocampista. “Abbiamo espresso un bel calcio, vinto partite, vinto l’Europeo poi purtroppo in queste partite non abbiamo giocato come sappiamo fare. Non siamo riusciti a concludere e in questo mi ci metto anche io e mi fa male a pensarci.  Abbiamo commesso piccoli errori che hanno fatto la differenza e preso gol che prima non prendevamo”.

Italia, vietato sbagliare: Macedonia da non sottovalutare

Serve fare l’Italia, l’ha detto Chiellini, lo chiede tutta la Nazione. Gli Azzurri non possono più sbagliare, c’è un Mondiale da conquistare. A Palermo Mancini si gioca il futuro, il primo snodo per volare in Qatar a novembre. Un’altra rassegna iridata senza noi non è ammissibile, per lo più da campioni d’Europa in carica. La Macedonia del Nord avversario da non sottovalutare. Scendere in campo con convinzione senza pensare alla possibile finale contro Turchia o Portogallo, l’altra semifinale in contemporanea. Per questo la spinta del pubblico del Barbera, per la prima volta al 100% post pandemia, sarà fondamentale.

Appuntamento alle 20:45, vietato sbagliare. Imperativo. Pochi giri di parole e lo sanno bene anche loro. Gruppo azzurro che si è complicato la vita da solo, ma che ora è tornato compatto. Chi ha frequentato Coverciano negli ultimi giorni ha respirato lo stesso clima che si percepiva prima del trionfo degli Europei. Tanta pressione, ovvio, ma mentalità vincente. Tutti sono convinti di non perdere l’aereo per Qatar 2022. Lo hanno detto i giocatori che hanno giurato: tutta un’altra storia rispetto all’avvicinamento contro la Svezia di quattro anni fa. Prima c’era paura, l’ansia, ora c’è la convinzione di essere protagonisti.

Mancini, infatti, ha lavorato sulla testa dei giocatori e ha deciso di puntare sul blocco che ha fatto l’impresa in estate. Fuori solo per precauzione Chiellini e Bonucci che saranno comunque fondamentali dalla panchina con il loro carisma: in campo Mancini e Bastoni. Formazione fatta con Barella, Jorginho e Verratti in mezzo mentre il tridente sarà formato da Berardi, Immobile e Insigne.

Italia di nuovo ai playoff Mondiali

Il Mondiale senza l’Italia non è perfetto. Dopo aver saltato la Coppa del Mondo nel 2018, lavoreremo di più per metterci alla prova.Oltre quattro anni dopo la serata a San Siro, quando sfumò la qualificazione ai Mondiali 2018, gli Azzurri sono nuovamente destinati ai playoff per raggiungere il Qatar. Un incubo per gli italiani, figuratevi per i giocatori in campo contro la Svezia e oggi presenti nel gruppo di Mancini. Ripartiamo dalla loro voglia di cancellarlo.

Anche all’epoca del match contro la Svezia era uno dei trascinatori degli Azzurri; a fine gara, come tanti altri, non riuscì a trattenere le lacrime uscendo dal campo dopo la mancata qualificazione a Russia 2018.

Non fu protagonista nella sfortunata gara contro la Svezia. Il titolare era Buffon, lui vide entrambe le partite dei playoff dalla panchina ma la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale si fece sentire eccome.

Juventus-Villarreal, Allegri: “Puniti da un episodio, ma gara ben giocata”

L’allenatore della Juventus commenta la sconfitta contro il Villarreal e la conseguente eliminazione dalla Champions: “E’ stata una gara decisa dagli episodi, fino al 75′ avevamo fatto bene, ai ragazzi non c’è da rimproverare nulla. Il nervosismo a fine partita? Non ce l’avevo con nessuno, faccio i complimenti a Emery”

Visibilmente dispiaciuto Massimiliano Allegri al termine della sconfitta della sua Juve con il Villarreal che è valsa l’eliminazione dei bianconeri dalla Champions: “Come la giocherei se potessi rigiocarla? Esattamente come hanno fatto i ragazzi stasera – dice – La squadra ha giocato bene per 75′, il Villarreal si è messo tutto dietro e poteva sbloccare la partita solo con un episodio così come è stato. Bisogna accettare questa brutta sconfitta, dispiace, ma ai ragazzi non c’è da rimproverare nulla perché hanno fatto una buona gara”.

Sul nervosismo di fine gara con Allegri che ha lasciato molto infastidito il campo: “Con chi ce l’avevo? Con nessuno, non con Emery a cui faccio i complimenti perché ha fatto una gara giusta – dice – Ero solo arrabbiato in generale. Questo è il calcio, a volte gli episodi vanno a favore o contro. Loro si sono messi in 9 dietro la linea della palla, non venivano neanche più a prenderci, la loro intenzione era allungare la gara o sfruttare gli episodi, noi siamo stati ingenui in occasione del primo rigore, Rugani ha fatto una buona gara. Poi abbiamo perso un po’ la dimensione del campo, dovevamo gestire meglio perché mancava ancora un quarto d’ora, non siamo riusciti a recuperarla e abbiamo preso altri due gol”. Ora la Juve deve guardare avanti: “Adesso bisogna subito pensare al campionato perché se per un attimo mettiamo da parte la delusione di questa gara, stiamo comunque facendo un buon lavoro”.

Benzema, infortunio dopo la doppietta in Maiorca-Real Madrid: Clasico a rischio

Nonostante la vittoria che ha permesso al Real di portare a 10 le lunghezze di vantaggio sul Siviglia e di ipotecare la Liga, a Madrid c’è grande apprensione per le condizioni di Karim Benzema. Il francese, autore di una doppietta nel 3-0 sul campo del Maiorca, è stato costretto a lasciare il campo per un problema al polpaccio e la sua presenza nel Clasico contro il Barcellona di domenica 20 marzo potrebbe essere a rischio. Infortuni anche per Rodrygo e Mendy

Una vittoria importante ma pagata a caro prezzo per il Real Madrid. I Blancos escono dalla partita contro il Maiorca con un grande punto interrogativo sulle condizioni di Karim Benzema. Dopo la doppietta nel 3-0 che ha permesso alla squadra di Ancelotti di portare a 10 le lunghezze di vantaggio sul Siviglia e di mettere una seria ipoteca sulla conquista della Liga, l’attaccante – che ha raggiunto quota 32 reti in stagione, eguagliando la sua migliore annata realizzativa con il Madrid (2011/12) – è uscito dal campo per un problema al polpaccio sinistro accusato proprio nel momento del suo secondo gol. Senza cambi disponibili, il Real ha dovuto finire la partita in 10 uomini. Domenica 20 marzo al Bernabeu arriva il Barcellona e le attenzioni ora sono rivolte tutte sul francese, la cui presenza per il Clasico a questo punto potrebbe essere a rischio.

Napoli, Spalletti: “Dopo il Milan è stata durissima. Scudetto

Luciano Spalletti si gode la vittoria sul campo dell’Hellas Verona e rilancia le ambizioni del suo Napoli “Abbiamo fatto una buona partita, giocando con attenzione e sacrificio, tirando fuori anche quel carattere e quella forza nei contrasti che a volte ci erano mancati – ha detto il tecnico a Dazn -. Se riusciamo a mantenere questo livello possiamo ancora inserirci. Ora dobbiamo essere noi stessi sempre, giocando con attenzione, forza, continuità e metterci anche qualcosa in più di quello che sarebbe per noi naturale. Abbiamo ancora possibilità importanti”.

Spalletti ha poi parlato di come lui e i suoi ragazzi hanno affrontato la settimana successiva alla sconfitta casalinga nello scontro diretto col Milan: “È stato pesantissimo, perché avevamo creato l’entusiasmo giusto per quel match, per essere in lotta per qualcosa di importante e invece non siamo riusciti a essere noi stessi. C’è stata anche sfortuna perché non abbiamo fatto malissimo e loro stati bravi a sfruttare quell’occasione. In questi casi ti crolla tutto e il sentimento delle persone lo subisci, il dispiacere dell’ambiente e del popolo del Napoli si sente. Tutto questo inevitabilmente crea delle pressioni”.

L’allenatore toscano ha poi parlato dei singoli, soffermandosi naturalmente soprattutto su Osimhen: “Gli manca ancora qualcosa, fatica a comprendere la distanza con il marcatore e a leggere alcune situazioni di gioco. Deve fare ancora dei passi in avanti, però ha una gamba e una forza straordinaria, riesce a partire da metà campo e tenere impegnati cinque giocatori avversari da solo. Vlahovic? Non faccio paragoni, ma lui è un campione e se la Juve lo ha preso c’è un motivo. Victor è un calciatore top, ha tutto dalla sua parte, l’età e anche il carattere. A volte ha reazioni esagerate solo perché vuole dare tutto alla sua squadra”.

Difesa e attacco, la rinascita Inter è iniziata: domenica la sfida al Torino

l’Inter si prepara a questo finale di campionato per cercare di riprendere la via dello Scudetto contando sui propri punti di riferimento principali, a livello di singoli e di reparto. A cominciare dalla prossima sfida, domenica sera sul campo del Torino

La difesa è registrata, la fase offensiva ha appena cominciato: e così l’Inter si avvicina a quell’equilibrio che l’aveva portata a conquistare 8 vittorie consecutive in campionato dal 21 novembre, a scalare la classifica fino al sorpasso e al mantenimento della vetta. In quelle 8, l’Inter aveva segnato addirittura 20 gol e ne aveva subiti soltanto due. Poi qualche segnale di cedimento difensivo, soprattutto per errori individuali e un attacco che all’improvviso si è addormentato. Ma la rinascita è avviata.

Quattro partite consecutive senza prendere gol considerando tutte le competizioni. Soprattutto, nelle ultime 5 trasferte complessive l’Inter ne ha preso soltanto uno, su rigore al “Maradona”, nonostante abbia affrontato avversari come Atalanta, lo stesso Napoli, Milan e Liverpool, trovando ad Anfield, anche, l’aiuto dei pali e di un Vidal portiere aggiunto. Continuità nonostante le varianti introdotte da Inzaghi rispetto al trio titolare proposto soltanto in due di queste 5 partite. Dall’inizio hanno giocato infatti Dimarco, contro il Napoli, D’Ambrosio, contro Atalanta e Genoa, ma anche nel secondo tempo contro il Liverpool in sostituzione dell’infortunato De Vrij, ed è lui il favorito anche contro il Torino.  Se una certezza è ritrovata, altre due, davanti, stanno tornando. Dzeko e soprattutto Lautaro Martinez: 4 gol nelle ultime due, 1 solo, in Supercoppa, nelle precedenti 13. Il motore è acceso, direzione Torino e verso un nuovo sorpasso da tentare.