il primo round è dell’Atalanta: 3-2 al Leverkusen

Resta in bilico la qualificazione ai quarti di Europa League con un leggero vantaggio per l’Atalanta che al Gewiss batte il Bayer Leverkusen nell’andata degli ottavi di finale. Gara in salita per la squadra di Gasperini che va sotto per il gol di Aranguiz. In due minuti i bergamaschi la ribaltano con Malinovskyi e Muriel. A inizio ripresa il colombiano fa doppietta per il 3-1 ma una fiammata di Diaby riporta in gara e rilancia le chance di passaggio del turno dei tedeschi. Finisce 3-2.

Gasperini rilancia Malinovskyi e Muriel dal 1′, in difesa preferisce Djimsiti a Palomino e in mediana schiera in contemporanea Koopmeiners, De Roon e Freuler, con il secondo leggermente più arretrato dei due compagni in un 3-5-2 che si trasforma spesso in 3-1-4-2. Sulle corsie corrono Hateboer e Zappacosta. I tedeschi utilizzano il loro classico 4-2-3-1. In attacco c’è Alario, data l’assenza di Schick: in pratica, tutte e due le squadre sono senza i loro bomber di riferimento, il ceco e Zapata. In più, il Leverkusen ha il genietto Demiraby squalificato.

Real Madrid-Psg 3-1: abbinamento perfetto

Partita spettacolare al Bernabeu dove il Real compie l’impresa. Il solito Mbappé porta in vantaggio il Psg nel primo tempo facendo volare i francesi sul 2-0 virtuale dopo l’andata. Ma i blancos non mollano e compiono l’impresa. Prima un errore di Donnarumma, pressato da Benzema, concede ad Ancelotti&Co l’1-1. Poi sempre Karim: segna il 2-1 su assist splendido di Modric e cala il tris nel giro di tre minuti. Messi e Psg ancora eliminati in rimonta
Semplicemente questo: è la partita perfetta. Quella che manda il Real ai quarti e elimina un Psg che si era portato sopra sul 2-0 tra andata e primo tempo del ritorno. Tre centri in 16 minuti e 41 secondi. Poi nel post partita, con lo scontato premio di Mvp in mano, dice: “Questa vittoria la dobbiamo ai nostri tifosi, abbiamo spinto fino alla fine e meritiamo questa qualificazione. Le partite di Champions sono così, ma nella ripresa la forza mentale ha fatto la differenza. Errore Donnarumma? È stato merito della nostra pressione”.

Inter, ecco cosa lascia la Champions

Il k.o. dell’andata, i rossi a Barella e Sanchez, ma anche il pasticcio del sorteggio (dall’Ajax al Liverpool) fanno arrabbiare. Ma il progetto è solido e il gap con le big d’Europa si è ridotto malgrado budget molto diversi

Certo, tanto meglio se fosse riuscito il salto triplo di eliminare il Liverpool. Ma l’Inter può essere comunque soddisfatta del cammino in Champions League. Un ulteriore passo nel percorso di crescita che Suning e il management hanno intrapreso dal 2018. La differenza con i top club d’Europa (soprattutto inglesi) resta, ma si è ridotta malgrado budget lontanissimi da quelli dei nerazzurri.

Tottenham-Everton 5-0: un grande gioco

E’ stata una gara senza storia quella che ha messo di fronte Tottenham e Everton. Il tasso tecnico differente si è visto eccome e alla fine il passivo, per la squadra di Lampard è stato pesante. L’Everton ha provato a resistere ma oggi il reparto d’ attacco di H. Lloris e compagni è stato micidiale, non lasciando scampo alla formazione avversaria. Partita indirizzata già al 14′ quando uno sfortunato tocco di Keane finiva nella porta sbagliata. E’ così iniziato il monologo del Tottenham che ha trovato modo di arrotondare ulteriormente il risultato. Tra i migliori in campo nel 5-0 finale ci sono stati Harry Kane che ha realizzato una doppietta e Sergio Reguilón.Ha anche portato il gioco a una fine anticipata, secondo le aspettative dei fan.

Il Tottenham ha chiuso il primo tempo in vantaggio 3-0 grazie alle reti di Keane al 14°, Son Heung-Min al 17°e Kane al 37°. Nella ripresa il Tottenham ha dilagato sulle ali dell’entusiasmo, affossando l’Everton con altre 2 reti : Reguilón (46°), Kane (55°).

Partita sostanzialmente senza storia quella di oggi, con Hugo Lloris che non ha effettuato nemmeno un intervento di rilievo in tutta la partita. Un grazie da parte sua va quindi anche a una difesa che oggi si è dimostrata all’altezza della situazione.

Milan, il difficile viene adesso

periamo di aver imparato la lezione”. Dopo la vittoria di Napoli firmata Giroud (undicesimo gol stagionale ma il primo lontano da San Siro), Stefano Pioli volge subito lo sguardo al prossimo futuro e mette in guardia i rossoneri: “Gli scontri diretti sono quasi finiti (mancano solo Atalanta e Lazio, ndr), dobbiamo migliorare contro le squadre che stanno nelle retrovie”.

Se il Milan è infatti la squadra che ha fatto più punti contro le prime sette della classifica in questa stagione, è proprio contro le cosiddette ‘piccole’ che la squadra di Pioli ha perso tanti punti importati, i due pareggi con Salernitana e Udinese sono solo l’ultimo esempio, e quindi dovrà necessariamente invertire questa tendenza nelle ultime dieci gare per puntare davvero al primo posto, che come ha ricordato lo stesso Pioli al momento è solo virtuale.

“Ora ci sono due partite importanti e poi cercheremo di recuperare un po’ di energie con la sosta”, le parole del tecnico, che prima della pausa per il playoff della Nazionale sfiderà l’Empoli a San Siro e poi il lanciatissimo Cagliari di Mazzarri in Sardegna. Alla ripresa ci saranno poi le partite contro Bologna, Torino e Genoa prima del ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Inter e nelle ultime cinque le sfide a Sassuolo e Fiorentina, che nel girone di andata hanno sconfitto i rossoneri.

Juventus, Dybala: “Credo allo scudetto

Juventus in corsa per lo scudetto. Se per Allegri è impossibile e per De Ligt serve un miracolo sportivo, Paulo Dybala ci crede: “Dobbiamo ancora giocare contro l’Inter a Torino e poi mancano tante partite. Io allo scudetto ci credo”. Il numero 10 bianconero, sulla via del rientro dopo l’ennesimo stop, non si nasconde: “Adesso sto bene e voglio giocarle tutte. Se il mister mi farà giocare, sono pronto”.

A proposito di fenomeni, in carriera Dybala ha condiviso lo spogliatoio con Messi in Argentina e Cristiano Ronaldo alla Juventus: “Che sfiga eh giocare in questa era – ha sorriso l’argentino -. Ho avuto la fortuna di giocare con loro perché si impara tanto, come anche con Buffon e Dani Alves. Ero molto contento quando CR7 arrivò alla Juventus”.

Un tema caldo è il rinnovo di Dybala: “Nei prossimi giorni incontreremo lui e gli altri giocatori in scadenza”.

Chelsea, Abramovich ha deciso di vendere il club

l patron russo ha deciso ufficialmente di mettere in vendita il club: “Soluzione migliore in questo momento, ma scelta difficilissima”. creare una fondazione benefica in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina”.

Vorrei affrontare le speculazioni circolate sui media negli ultimi giorni in relazione alla mia proprietà del Chelsea FC. Come ho affermato precedentemente, ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del Club. Nella situazione attuale, quindi, ho preso la decisione di vendere il Club, poiché ritengo che ciò sia nel migliore interesse del Club, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner del Club.

Spero di poter visitare per l’ultima volta Stamford Bridge per salutare tutti voi di persona. È stato un privilegio far parte del Chelsea FC e sono orgoglioso di tutti i nostri successi raggiunti. Il Chelsea Football Club e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore.