Dopo aver festeggiato (in piazza) lo scudetto, il numero uno di RedBird è a Milano: è arrivato il momento del signing. Poi, subito a colloquio con Maldini.
Ha festeggiato in piazza anche lui, come un tifoso qualsiasi. Insomma, quasi. Perché quest’uomo con la polo blu che alza il pollice della mano destra, è la persona che gestirà direttamente il mondo rossonero che si agita alle sue spalle. Gerry Cardinale, numero uno di RedBird Capital, sta per iniziare ufficialmente la sua avventura alla guida del Milan. Dopo aver sorpassato Investcorp – per certi versi a sorpresa dal momento che il fondo del Bahrain pareva a un passo dal chiudere l’accordo –, adesso è ora di insediarsi e pianificare.
La strada verso il terzo passaggio di mano del club rossonero negli ultimi cinque anni è dunque tracciata. Ultimissimo lifting a cura degli uffici legali e poi tutto sarà ufficiale lungo l’iter che porterà al closing vero e proprio (ovvero al passaggio delle quote azionarie) con tempistiche più dilatate. Un paio di mesi, come minimo. Se non di più. Non appena il preliminare di compravendita sarà autografato – ricordiamo che il fondo Elliott resterà nel capitale azionario come socio di minoranza –, Cardinale passerà immediatamente al primo punto della sua agenda: il faldone Maldini. Bubbone, più che faldone, considerate le parole rilasciate pochi giorni fa dal d.t. rossonero alla Gazzetta. Maldini esige chiarezza e un colloquio faccia a faccia, ed è ciò che avrà. Resta però da capire se ciò che gli prospetterà Cardinale, lo convincerà. Paolo chiede un progetto importante, teso e migliorare la rosa e a diminuire la forbice con le big europee. RedBird, dal canto suo, non intende derogare dalla gestione virtuosa mandata felicemente a regime da Elliott, e quindi occorrerà franchezza e disponibilità da entrambe le parti. La sensazione è che alla fine si troverà un punto di incontro, ma è evidente come l’appuntamento tra l’uomo forte di RedBird e l’uomo forte del mercato rossonero sia piuttosto delicato. Dopo di che, se da quella stanza uscirà la fumata bianca, si passerà alla fase operativa del mercato. E questa sarebbe evidentemente la notizia migliore di tutte.