Il regolamento Uefa consente tre cambi: se i rossoneri centreranno gli ottavi, il francese potrebbe tornare a disposizione per le sfide di febbraio e marzo.
Il Milan sarà nelle mani di Tatarusanu per un altro po’. Forse addirittura fino a gennaio. Maignan si è fermato di nuovo per una lesione al soleo, sarà ricontrollato tra una decina di giorni e poi si vedrà. In ballo c’è anche il Mondiale. Al momento ipotesi, riflessioni, ma ciò che è certo che Pioli dovrò contare sul portiere romeno per un altro mese, soprattutto per le due sfide della grande coppa contro Dinamo Zagabria e Salisburgo, decisive ai fine delle qualificazione agli ottavi.
A tal proposito va fatta una precisazione. A settembre, dopo il primo infortunio, il Milan aveva sostituito il francese dalla lista Champions per far entrare proprio Tatarusanu, inizialmente escluso a favore di Mirante e Jungdal (lista B) per una questione legata alle liste. Pioli ha usufruito all’articolo 46 del regolamento Uefa relativo alla variazione delle rose, il quale permette di sostituire nella lista un portiere che per motivi medici abbia una prognosi di almeno 30 giorni di stop. Maignan avrebbe ripreso il suo posto tra i pali per la sfida del 25 ottobre contro la Dinamo Zagabria, la penultima del girone prima di Salisburgo.
Da qui la domanda: se il Milan dovesse qualificarsi agli ottavi, Maignan potrebbe essere reinserito a febbraio? La risposta è sì: in base al punto uno dell’articolo 46, consultabile sul sito della Uefa, una squadra può iscrivere un massimo di tre nuovi giocatori per le rimanenti partite della competizione. Il tutto non oltre il 2 febbraio 2023. L’importante è che la lista A abbia 25 giocatori. L’articolo 46.04 del regolamento, inoltre, dice che “un infortunio o una malattia è considerato a lungo termine se dura almeno 30 giorni dal giorno in cui si è verificato”. Nel caso di Maignan parliamo di un mese abbondante. Quindi, se la banda Pioli dovesse passare il girone e centrare gli ottavi, Maignan tornerebbe a disposizione per le sfide di febbraio e marzo. Una motivazione in più per vincere due partite.