Rebus Vlahovic, segna nella Serbia e soffre con la Juve. E Milik si scalda

Il numero 9 bianconero non sta funzionando, Allegri ripensa al polacco per la Lazio.

È un po’ come se la Serbia avesse Vlahovic e la Juve soltanto Dusan in questo momento. Cannibale in nazionale e bomber in astinenza da gol nel club. Questioni di numeri e reti. Il DV9 serbo calcia di più in porta e soprattutto è molto più continuo in zona gol di quello bianconero. Difficile pensare a un semplice caso. Ma probabilmente le ragioni sono più di una: dalle pressioni differenti che deve gestire l’ex viola nelle due realtà al diverso Dna delle squadre del c.t. Dragan Stojkovic e di Massimiliano Allegri. Senza contare il valore delle avversarie.

Vlahovic con la Serbia ha segnato 6 gol in 7 partite in stagione (411 minuti in tutto), mentre con la Juventus ha collezionato 11 reti in 30 gare (2295 minuti complessivi). Tradotto: Dusan in nazionale viaggia alla media di un gol ogni 69 minuti. I bianconero impiega praticamente il triplo del tempo per buttarla dentro: un gol ogni 209 minuti. Differente è anche la media dei tiri in porta a partita: 1,6 con la Serbia e 1 con la Juve.

L’effetto benefico della nazionale non è proseguito a Torino. Vlahovic durante la pausa nazionali ha segnato 3 gol in una partita e mezzo tra Lituania (1) e Montenegro (2). Sembrava il trampolino perfetto per restituire alla Juve un Dusan in fiducia dopo le difficoltà vissute tra metà febbraio e marzo, quando è arrivato fino a sei partite consecutive tra campionato e Coppe senza esultare. Un incantesimo interrottosi con il rigore di Friburgo (16 marzo). Le difficoltà in zona gol, però, sono riaffiorate al rientro dalla Serbia. Se contro il Verona è partito dalla panchina, nella prima delle due semifinali di Coppa Italia contro l’Inter ha giocato dall’inizio. In tutto 104 minuti senza reti. Tanto che Dusan, martedì sostituito dopo 74’, è sembrato tutt’altro che contento al momento del cambio.