Lautaro, trovato l’audio della bestemmia: e ora? Squalifica o patteggiamento e multa

La Procura federale ha acquisito la prova. Ora l’argentino e l’Inter hanno un settimana per patteggiare

Le ricerche della Procura federale hanno dato i loro frutti. Giuseppe Chinè ha ora in mano l’audio che conferma la bestemmia di Lautaro Martinez al termine della sfida dell’Allianz tra Juve e Inter. Questo non cambia nulla nella formazione che Inzaghi manderà in campo contro il Napoli: i tempi sono infatti più lunghi e in caso di patteggiamento non ci sarà squalifica. Vediamo perché. 

Se il Giudice sportivo non era potuto intervenire perché la mancanza di sonoro non dava la certezza della frase blasfema, con l’apertura di un fascicolo da parte della Procura federale i contorni del procedimento sono nettamente cambiati. I tempi per finire, eventualmente, davanti al Tribunale federale nazionale (TFN) sono infatti più lunghi. Chinè per la sua indagine ha chiesto a Dazn tutte le immagini registrate durante l’episodio e alla fine l’audio incriminato è stato trovato e conferma la bestemmia. Lautaro adesso ha una settimana per decidere che cosa fare: considerando che un deferimento con la prova raccolta è ormai certo, l’argentino si trova a scegliere se patteggiare e dimezzare la sanzione o andare a giudizio davanti al TFN. In ballo c’è una giornata di squalifica, con il patteggiamento verrebbe punito con una multa ed è dunque molto probabile che l’intenzione sua e dell’Inter sia questa. Certo, il suo “Non ho mai bestemmiato, mai. Io cerco di insegnare il rispetto anche ai miei figli, questa accusa mi ha dato tantissimo fastidio” resta nella memoria di molti. E stride.