Milan, Tanganga obiettivo per la difesa: Paratici è a Milano

Oltre alla trattativa De Keteleare, priorità del mercato rossonero, i campioni d’Italia lavorano anche per un difensore: con il ds degli Spurs Paratici a Milano potrebbe esserci un’accelerata per Tanganga. A centrocampo è duello col Psg per Renato Sanches

Un nuovo difensore per Stefano Pioli. Tra gli obiettivi del Milan in questa fase del mercato c’è anche quello di rinforzare il reparto arretrato, con Maldini e Massara che stanno valutando diversi profili. Nelle prossime settimane si valuteranno le condizioni fisiche di Kjaer, di rientro dopo il brutto infortunio al ginocchio e il lungo stop, e in base a quelle si capirà il tipo di investimento che sarà necessario in difesa. Al momento uno dei nomi che maggiormente interessa al Milan è quello di Japhet Tanganga, centrale classe 1999 in uscita dal Tottenham. E con la presenza a Milano del ds degli Spurs Fabio Paratici – un viaggio con in programma diversi incontri di mercato – l’operazione potrebbe avere un’accelerata. Altro nome che piace e che il Milan segue con molta attenzione è quello di Evan N’Dicka, classe 1999 punto fermo (44 presenze nell’ultima stagione) dell’Eintracht Francoforte.

La priorità del mercato rossonero resta sempre quella di arrivare a Charles De Keteleare, il trequartista classe 2001 individuato come il profilo ideale per rinforzare per aumentare la qualità della rosa. Dopo il viaggio in Belgio di Maldini e Massara, Milan e Bruges continuano a lavorare per raggiungere l’intesa economica – che ancora non è comunque stata trovata – sul cartellino: dialoghi che proseguono in un clima positivo e cordiale, con i rossoneri che provano a far leva anche sulla volontà del giocatore di giocare a San Siro, nonostante le proposte di diversi club inglesi (Leeds su tutti). L’alternativa è Ziyech, in uscita dal Chelsea e per il quale sono stati già avviati i contatti nelle scorse settimane. Milan che in questo mercato è anche chiamato a sostituire il partente Kessié, passato al Barcellona a parametro zero: il nome da tempo in cima alla lista dei desideri del club è quello di Renato Sanches del Lille, conteso anche dal Psg. Il presidente del Lille ha ammesso che il portoghese partirà con destinazione Milano o Parigi, ma che ancora non è stato raggiunto l’accordo totale con nessuno dei dui club interessati.

Maldini e Massara, via alla missione belga per De Ketelaere. Intanto il Leeds…

Il tecnico del club di Premier Marsch: “Ci siamo spostati su altri obiettivi”. Obiettivo dei dirigenti rossoneri è definire la trattativa col Bruges: balla ancora qualche milione tra i 32 proposti dal Diavolo e gli oltre 35 della controproposta

La missione De Ketelaere è iniziata questa mattina, con Maldini e Massara diretti in Belgio per chiudere la trattativa per il talento belga: viaggio a Bruges con l’unico obiettivo di portare a casa l’accelerata definitiva per CDK, obiettivo numero uno del mercato rossonero, fantasista del 2001 reduce da un’annata da 18 gol e 10 assist, con il secondo campionato belga di fila vinto da protagonista. Dopo i 45’ giocati con l’Utrecht in amichevole, De Ketelaere non ha preso parte alla Supercoppa belga vinta contro il Gent domenica scorsa. Novanta minuti in panchina. Un punto importante sull’evoluzione della trattativa. Come il blitz di oggi.

LA TRATTATIVA —   

Il Milan presenterà un’offerta definitiva da 32 milioni di euro. Ovviamente i due dirigenti saliranno sull’aereo da soli e da soli torneranno, ma la missione belga è decisiva per capire come andrà a finire la trattativa. I rossoneri hanno fatto tutto per gradi, aumentando l’offerta settimana dopo settimana, da 20 a 32 milioni. Ora la palla passa al Bruges, che ne chiede 35. L’obiettivo è trovare il punto di incontro. Con il giocatore, tra l’altro, c’è già un accordo per un quinquennale da 2/2,5 milioni. Manca solo quello con il club. Un indizio ulteriore riguardo la trattativa l’ha dato Jesse Marsch, allenatore del Leeds, una delle squadre che aveva messo gli occhi su CDK: “Non abbiamo ancora finito con lui, ma ci siamo spostati su altri obiettivi, anche perché crediamo che non sarà disponibile”. Il belga vuole solo il Milan.

Cragno para anche la balbuzie: “Balbetto? Pazienza.

Per Cragno la lotta contro la difficoltà nel parlare è un affare importante. E infatti il nuovo estremo difensore del Monza ha deciso di scriverne, raccontando come ha affrontato la balbuzie da bambino e come lo sta facendo ora.

Nella scorsa stagione, il match tra Empoli e Cagliari è stato parecchio foriero di polemiche, anche per un confronto abbastanza inusuale tra due dei protagonisti, Patrick Cutrone e Alessio Cragno. L’attaccante era stato pizzicato in panchina ad insultare il portiere avversario per un problema che il toscano si porta dietro da quando è bambino: la balbuzie. Poi la questione si è sgonfiata con le scuse di Cutrone, ma ciò non toglie che per Cragno la lotta contro la difficoltà nel parlare sia un affare importante. E infatti il nuovo estremo difensore del Monza ha deciso di scriverne, in una lettera a Cronache di Spogliatoio intitolata semplicemente “Sì, balbetto”, in cui spiega come abbia affrontato il problema da piccolo e come lo sta facendo ora.

Ma con la sua voglia di prendere il problema di petto, Cragno è anche riuscito a diventare un modello per tante altre persone nella sua stessa situazione. “Sono questo: parlo, balbetto, vado in diretta tv e faccio le interviste balbettando. Capita che, una volta rientrato negli spogliatoi, trovi qualche messaggio su Instagram: ‘Ciao, ti ho visto, ma come fai? Io soffro del tuo stesso problema e mi vergogno nell’approcciare alle persone’. Ne patiscono, come me, oppure sono i genitori di quei ragazzi che hanno la mia stessa caratteristica. Mi dicono ‘grazie’ perché mi vedono sereno e prendono coraggio”. Un po’ come i difensori quando vedono che dietro di loro c’è un portiere che affronta il suo problema di linguaggio esattamente come fa con gli attaccanti avversari: senza paura.

Dybala, ecco perché prenderlo al Fantacampionato. Attenzione però al ruolo…

Paulo sarà valutato 62 crediti e si collocherà al 12° posto nell’elenco degli attaccanti più costosi. Vanta annate da venti gol, ma il possibile impiego da trequartista potrebbe diminuire la sua efficacia in ottica +3

La numero 10 è in dirittura d’arrivo. Non si parla di maglie, ma di stagioni in Serie A. Sì, perché dopo due anni con il Palermo e sette con la Juventus, Paulo Dybala è pronto ad affrontare un altro campionato di massimo livello, stavolta con la Roma di Mourinho. Tra i fantallenatori, torna di moda il solito tormentone: cosa aspettarsi dall’argentino quest’anno? Per trovare una risposta, bisogna scavare nel passato della Joya.

GOL E ASSIST —   In Italia da 10 anni (compreso uno in B con il Palermo), Dybala ha collezionato 98 reti in Serie A. Una media di oltre 10 gol a stagione, che ne fanno una delle seconde punte più appetibili del listone. Tirare le somme sembra facile. Paulo in giallorosso avrà più spazio e troverà continuità, è legittimo aspettarsi una stagione da top player. Da bravi “Marotta” del Fantacampionato, però, prima di aggiudicarvelo dovrete fare un paio di conti: Dybala sarà valutato 62 crediti e si collocherà al 12esimo posto nell’elenco degli attaccanti più costosi. Notate bene: fatta eccezione per Berardi e Leao, tutti gli altri sono centravanti.

 I fantallenatori dovranno compiere scelte equilibrate: non bisogna farsi spaventare dal prezzo del cartellino, ma neppure puntare tutto su Paulo. Lo dicono i numeri: con la Juventus vanta annate da venti gol (19 nella Serie A 2015/2016, 22 nel 2017/2018), altre con miseri bottini da 4 o 5 reti. Che, guarda caso, risalgono al triennio firmato CR7. Il fattore decisivo sta nel ruolo che Paulo avrà in giallorosso: trequartista di destra a supporto di Abraham, affiancato da Pellegrini dall’altra parte del campo. Proprio capitan Lorenzo, lo scorso anno, giocando in quella posizione ha collezionato 9 gol e 3 assist. Ma parliamo di un giocatore meno offensivo rispetto alla Joya. È legittimo aspettarsi dunque una stagione da (minimo) 10-12 gol, consapevoli che Dybala potrebbe sfiorare persino quota 20. Le annate migliori ai piedi della Mole, d’altronde, sono arrivate quando Paulo dialogava con un centravanti puro: Mandzukic o Morata nel 2016, Higuain nel 2018. Stavolta toccherà ad Abraham.

Dybala-Roma, è fatta: nella notte il sì a Mou, ora in Portogallo per le visite

Una telefonata ti allunga la vita, diceva una vecchia pubblicità, e a volte te la cambia totalmente. È quello che è successo a Paulo Dybala, che dopo 7 stagioni in bianco e nero ha deciso di colorare la sua carriera con il giallo e il rosso della Roma. La svolta è arrivata nella notte, dopo l’ennesimo summit con il suo entourage, che ha fatto seguito alla prima vera offerta giallorossa (un contratto di 4 milioni). Il primo a saperlo è stato José Mourinho, che ha seguito sveglio dal Portogallo le evoluzioni della trattativa è intorno alle 2 ha ricevuto un whatsapp dalla Joya, che gli ha annunciava la sua scelta. Inutile raccontare la felicità del tecnico, grande sponsor dell’argentino, che con il suo pressing è stato determinante per far cambiare idea a Paulo, inizialmente restio a scegliere una squadra che non partecipa alla Champions League. Decisivi anche i Friedkin: anche loro hanno chiamato personalmente Dybala, e sono volati a Torino.

Ma al fascino dello Special One è difficile resistere. Così come a quello di Francesco Totti, altro grande estimatore di Dybala, che nell’ultimo periodo si è speso tanto per spingerlo verso la sua squadra del cuore. E anche con l’amato capitano c’è stata una telefonata nelle ultime ore. Mancano ancora gli ultimissimi dettagli ma già oggi si può chiudere: Paulo è partito per il Portogallo da Torino alle 9 con un volo privato, per fare le visite mediche. Con lui ci sono i Friedkin, Pinto e i procuratori.

La svolta c’è stata ieri sera, in una cena iniziata molto tardi, verso le 11, tra Pinto e Antun e terminata verso l’una. La Roma ha rilanciato, aumentando la parte fissa e arrivando a un totale di 6 milioni di euro. Decisiva anche la mossa della Roma di abbassare la clausola di uscita, che dovrebbe essere bassa (intorno ai 20 milioni). Intanto una città intera ha già cominciato a sognare. Dopo l’arrivo di Mourinho e la conquista della Conference League, ecco un acquisto top, un giocatore vincente che riempie gli occhi con la sua classe. E che ha una grandissima voglia di rimettersi in gioco e di dimostrare di essere ancora un grande campione.

Mercato Inter: Bremer sempre più vicino, lunedì l’incontro per chiudere

BREMER SU INSTAGRAM: “PREPARATI PER CIÒ CHE VERRÀ”-Il brasiliano ha scelto Instagram per mandare un messaggio, che lascia presagire che qualcosa di concreto si stia muovendo riguardo il suo futuro: “Preparati per ciò che verrà”, ha scritto in un post.

Sembra ormai in dirittura d’arrivo la trattativa col Torino per portare in nerazzurro Gleison Bremer. La fumata bianca è vicina e se arriverà lo farà a prescindere dal destino di Skriniar. I contatti tra le parti sono proseguiti in questi giorni e lunedì prossimo è in programma l’incontro decisivo per chiudere una volta per tutte la telenovela: ci saranno i due club e gli agenti del giocatore. La cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 35 milioni di euro, a cui andranno aggiunti i bonus e il passaggio alla corte di Juric del giovane Cesare Casadei, su cui l’Inter dovrebbe mantenere il diritto di recompra.

Per Pinamonti si registra una serrata asta tra Atalanta, Monza e Sassuolo. Il giocatore in uscita dall’Inter preferirebbe trasferirsi alla Dea, ma gli altri due club non mollano la presa. Marotta chiede 20 milioni di euro per l’attaccante con l’inserimento di una recompra. Condizioni che l’Atalanta ora potrebbe accettare per superare le concorrenti nella corsa al classe ’99. Gallliani avrebbe infatti già un accordo verbale con l’Inter sulla base di un prestito con diritto di riscatto a 20 milioni e controriscatto in favore dei nerazzurri fissato a 30 milioni, ma ancora non sarebbe riuscito a convincere il giocatore.

Si sta scatenando una vera e propria asta per le prestazioni sportive di Andrea Pinamonti. L’attaccante, accostato al Monza per una cifra vicina ai 20 milioni di euro, è da tempo nel mirino dell’Atalanta, ma anche il Sassuolo – destinato a perdere Scamacca – si è mostrato interessato al giocatore.

La trattativa tra Psg e Inter per Milan Skriniar si è arenata e vive un momento di stallo. Il Psg è fermo ai 60 milioni offerti per il centrale, mentre i nerazzurri non scendono sotto i 70. L’Inter però ha bisogno di una cessione importante per le casse societarie.

Spalletti promuove Kim: “È da Napoli”. Poi la beffa: va al Rennes

Beffa Kim Min-Jae per il Napoli. Il sudcoreano del Fenerbahce sembrava a un passo da diventare il sostituto di Koulibaly in difesa, ma in serata è arrivata la doccia gelata con il Rennes che ha pagato la clausola da 19,5 milioni di euro ai turchi. Nel tardo pomeriggio Luciano Spalletti, dal ritiro di Dimaro, aveva promosso il suo possibile arrivo: “È un giocatore da Napoli e da Champions League”. Il nuovo capitano degli Azzurri è Di Lorenzo: “È stato scelto dai compagni, è perfetto”.

Non è stato difficile scegliere il nuovo capitano al posto di Koulibaly: “Di solito si dice che lo fa il più anziano. Invece no, lo fa quello che ha rapporto con la squadra e la società e la città. Lo fa quello che gode della stima dei compagni, che ha spessore internazionale e che è un calciatore forte. Lo fa quello che ha un equilibrio caratteriale capace di rapportarsi in maniera corretta con gli arbitri, la stima dell’ambiente calcistica e il rispetto degli avversari e che in fondo piaccia anche a me. Diciamo che Di Lorenzo è quello perfetto”.

Tornato l’entusiasmo anche tra i tifosi: “Il pubblico di Napoli si sente, si percepisce anche a distanza. Anche quando i tifosi non sono venuti allo stadio i battiti si sentono anche nell’aria senza sentire le urla. È stato messo in dubbio che il pubblico in casa ci mettesse in ansia perché abbiamo perso delle partite che hanno fatto male, invece per quanto riguarda il nostro pubblico è amore puro al 100% quindi non disturba mai e fa sempre grande comodo. Se abbiamo sbagliato qualche partita dobbiamo trovare i motivi dentro noi stessi e non nel pubblico napoletano”.

Dybala nei pensieri di Roma e Napoli ma ancora nessun’offerta

L’argentino è stato raggiunto a Torino dal suo entourage per fare il punto della situazione. La Roma continua a pensarci, ma prima deve vendere. Nessun’offerta ancora neanche da parte del Napoli.

Il futuro di Paulo Dybala resta ancora un’incognita. La Joya continua ad essere nei pensieri di Roma e Napoli, ma finora non è stata ancora formulata nessun’offerta per il giocatore che si è liberato a costo zero, a giugno, dalla Juventus. Ci sono stati i primi contatti con i giallorossi, ma nulla di approfondito. Nel frattempo l’argentino è stato raggiunto oggi a Torino (dove c’è anche l’intermediario Fabrizio De Vecchi) dal suo entourage per fare un punto della situazione. Per una possibile operazione con il club di De Laurentiis, il problema principale è quello legato ai diritti di immagine, mentre con la Roma tutto dipende dalle eventuali partenze, come quella di Zaniolo per cui, però, la Juventus è ancora ferma e non ha avanzato una proposta ufficiale. La possibilità di vederli entrambi vestire il giallorosso sarebbe un regalo per Mourinho.

Dybala è rientrato a Torino dopo le vacanze e si sta allenando da solo in attesa di trovare una nuova squadra. In stand-by la trattativa con l’Inter che, dopo aver preso Lukaku, ha un reparto d’attacco affollato. Ecco perché la futura destinazione dell’attaccante potrebbe essere altrove: curiosamente contro la Roma ha segnato il suo primo gol con la maglia della Juve in Serie A.

Tottenham, Conte: “Questo progetto è appena cominciato. Mercato? Ci rinforzeremo”

La qualificazione in Champions conquistata sul campo e ora la preparazione estiva in vista della prossima stagione. Tra meno di un mese parte la Premier League, il Tottenham è volato in Corea del Sud per la tournée asiatica. Antonio Conte ha parlato in conferenza del suo presente col club: “Ho sempre detto che a fine stagione era molto importante per me parlare con la società e prendere una decisione. È stato molto semplice portare avanti questo progetto, perché ho un altro anno di contratto e abbiamo appena cominciato”. 

L’allenatore ha ribadito quanto sia importante che le sue ambizioni siano soddisfatte dal club: “Penso che la scorsa stagione finire tra i primi quattro sia stato un grande traguardo. Serve tempo e pazienza, ma sarà importante essere più forti del passato”. 

Tanti i rinforzi dal mercato a disposizione di Conte: Richarlison dall’Everton, Bissouma dal Brighton, Perisic arrivato dall’Inter e Lenglet in prestito dal Barcellona. “La società vuole costruire qualcosa di importante per i tifosi – ha aggiunto l’allenatore -. La nostra ambizione è cercare di migliorare ed essere competitivi in tutte le competizioni. La prossima stagione giocheremo Champions League, FA Cup e Carabao Cup. Serve una rosa lunga per essere pronti. Nei prossimi due mesi se ci sarà possibilità di rinforzare la squadra, lo faremo”, ha concluso Conte.

Una serie di immagini riguardanti gli allenamenti del Tottenham, una sessione di due ore aperta al pubblico al Seoul World Cup Stadium, ha fatto il giro del web nelle ultime 24 ore. Come riportato da The Sun l’intensissimo programma di corsa, unito al clima torrido della capitale coreana, ha messo a dura prova i calciatori degli Spurs: Harry Kane è stato visto inginocchiarsi a terra e vomitare, Son Heung-min è crollato a bordo campo e si è rimesso in piedi a fatica supportato dai compagni e anche Dejan Kulusevski avrebbe accusato problemi al polpaccio.

Di Maria: “Testa solo alla Juve, non al Mondiale. Futuro qui? Mai dire mai”

L’argentino si presenta in bianconero: “Cerchiamo di vincere il più possibile, poi penseremo all’anno prossimo. Sono venuto qui per vincere con la Juventus, alla nazionale penserò quando sarà il momento”

“Mai dire mai”. Così Angel Di Maria ha risposto alle domande sulla possibilità che resti alla Juventus anche oltre la prossima stagione, nella conferenza stampa di presentazione del suo trasferimento in bianconero: “Nel calcio tutto cambia velocemente, tutto con la Juve sta andando benissimo fin dai primi contatti. Ora pensiamo a questo anno, cerchiamo di vincere il più possibile e poi arriverà il momento di pensare al futuro”. E sul rischio di focalizzare l’attenzione sul Mondiale in Qatar ha risposto: “La mia testa adesso è solo ed esclusivamente alla Juve. Sono venuto qui per vincere e lavorare con questo grande club, alla Nazionale penseremo quando sarà il momento di pensarci. Voglio vincere con la Juventus”.A TUTTI I COSTI —   “Sono contentissimo di essere qui e poter indossare questa maglia. Entrare in questo club è fantastico, io e la mia famiglia siamo stati accolti con grande affetto. Ringrazio tutti”, si è presentato il Fideo: “Qui arriva lo stesso Di Maria di sempre, che vuole vincere a tutti i costi, odia perdere e vuole essere un campione: credo che la Juve mi abbia scelto per questo. La cosa più importante sarà lavorare al massimo e cercherò di fare il mio meglio”.

PERCHÉ LA JUVE— Di Maria ha poi raccontato come è stato convinto a venire in bianconero: “Se una squadra importante come la Juve ti cerca è quasi impossibile dire no. Hanno aspettato la fine del mio contratto con pazienza, io avevo tanta voglia di venire qui e quando siamo stati tranquilli con la mia famiglia è arrivato il momento”. E ancora: “Ho scelto la Juve perché è il club più importante in Italia e ha tutte le carte in regola per poter vincere tanti titoli. So che è una squadra forte e voglio far parte di questa squadra. Se mi hanno cercato vuol dire che mi ritengono all’altezza”.