Atalanta, è la tua notte! Contro gli imbattibili di Xabi Alonso fai come… Gimondi con Merckx

Il Bayer Leverkusen in stagione non ha mai perso una partita: cannibali come il ciclista Belga, che però nel 1973 fu beffato da Felice. Stanotte tocca a Gasp e Scamacca

È imbattibile l’imbattuto Bayer Leverkusen? Campione di Germania per la prima volta, 51 partite stagionali senza perderne una, sabato inseguirà anche la Coppa di Germania nella finale con il Kaiserslautern. I Cannibali di Xabi Alonso divorano tutto, senza lasciare briciole. Ok, ma se nello sport è mai esistito un Cannibale, quello si chiama Eddy Merckx. Al Mondiale di Barcellona ‘73 tutti lo davano per strafavorito. In primavera si era abbuffato di classiche (Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi, Amstel Gold Race…) e del suo quarto Giro d’Italia. Nel gruppetto a quattro che piombò sul traguardo del Montjuic, il belga poteva contare sul giovane Maertens, compagno di squadra, che gli tirò la volata. Come poteva perdere quel Mondiale, il Cannibale? E invece a vincere con un braccio alzato fu il bergamasco Felice Gimondi. 

Questo ci aspettiamo stanotte alla Dublin Arena: che l’Atalanta sia Felice. Ha tutto per esserlo. A cominciare dalla confidenza con le calde notti europee. Otto anni di magistero Gasp hanno fatto della Dea una cittadina del continente. I complimenti pubblici, da Guardiola a Klopp, hanno messo il bollino blu della qualità al gioco dei bergamaschi che ha spirito internazionale. Le imprese di Liverpool (Everton e Reds), Amsterdam (Ajax), Valencia. Lisbona (Sporting)… sono rimaste sottopelle, hanno corazzato cuore e personalità. La Dea non tradirà imbarazzi da imbucata alla festa e, recuperando i panni della sfavorita, forse recupererà anche la concentrazione feroce e i sensi accesi a palla che hanno caratterizzato le sue esibizioni migliori. Nella finale di Coppa Italia, l’Atalanta, che ha pasticciato fatalmente dopo 4’, ha pagato un avvicinamento troppo euforico e un eccesso di sicurezza. Stavolta non accadrà. Ma, soprattutto, Gasp recupera Kolasinac e Scamacca, pedine fondamentali. Il difensore bosniaco, pirata di mille battaglie, è una scossa elettrica che tiene sveglio un reparto, a rischio di amnesie, e lo costringe a ringhiare in avanti. L’attaccante, in stato di grazia, è l’unico che può conquistare spazi e palloni nel fortino di Alonso e giocarsela di muscoli. De Ketelaere e Lookman si alterneranno per tenere alto il ritmo offensivo. 

il primo round è dell’Atalanta: 3-2 al Leverkusen

Resta in bilico la qualificazione ai quarti di Europa League con un leggero vantaggio per l’Atalanta che al Gewiss batte il Bayer Leverkusen nell’andata degli ottavi di finale. Gara in salita per la squadra di Gasperini che va sotto per il gol di Aranguiz. In due minuti i bergamaschi la ribaltano con Malinovskyi e Muriel. A inizio ripresa il colombiano fa doppietta per il 3-1 ma una fiammata di Diaby riporta in gara e rilancia le chance di passaggio del turno dei tedeschi. Finisce 3-2.

Gasperini rilancia Malinovskyi e Muriel dal 1′, in difesa preferisce Djimsiti a Palomino e in mediana schiera in contemporanea Koopmeiners, De Roon e Freuler, con il secondo leggermente più arretrato dei due compagni in un 3-5-2 che si trasforma spesso in 3-1-4-2. Sulle corsie corrono Hateboer e Zappacosta. I tedeschi utilizzano il loro classico 4-2-3-1. In attacco c’è Alario, data l’assenza di Schick: in pratica, tutte e due le squadre sono senza i loro bomber di riferimento, il ceco e Zapata. In più, il Leverkusen ha il genietto Demiraby squalificato.