Fagioli e l’incubo delle minacce

Alla procura Figc ha detto che i creditori volevano “spezzargli le gambe”: potrebbe tornare dai magistrati.

Nicolò Fagioli non metterà più piede in campo con la Juventus fino al 19 maggio e all’Allianz Stadium potrà giocare soltanto l’ultima di campionato (Juve-Monza, 26 maggio), ma in compenso potrebbe tornare protagonista nuovamente in Tribunale a Torino.

Chiusa la partita con la Procura Federale con 7 mesi di squalifica effettiva, se ne potrebbe aggiungere un’altra con la Procura della Repubblica di Torino, che a inizio estate lo ha inserito nel registro degli indagati per aver scommesso su piattaforme illegali. Il 22enne centrocampista Juventus nei mesi scorsi è stato interrogato prima dai magistrati di Torino e poi da quelli federali. E al procuratore della Figc (Chiné), come è emerso dal verbale, il piacentino ha dichiarato tra le altre cose: “Mi dicevano: paga o ti spezziamo le gambe”, con riferimento ai creditori delle piattaforme illecite con cui avrebbe accumulato, per sua stessa ammissione, circa 3 milioni di debiti in questi anni con puntate sfrenate su ogni tipo di sport, anche sul calcio, ma non sulla Juventus e sulla Cremonese.

Un passaggio forte della confessione, fatta però soltanto in un secondo tempo alla Procura federale e non inizialmente a quella di Torino. Soltanto una questione di tempistiche, di timori che sono cresciuti nell’arco del tempo o c’è dell’altro? Gli inquirenti piemontesi vorrebbero vederci più chiaro pure in questa storia. Non tanto – e non solo – per capire come mai Fagioli lo abbia detto a Roma e non a loro, quanto piuttosto per verificare se il numero 21 della Juventus possa essere vittima di tentata estorsione. Per tutti questi motivi, seppure una decisione non sia stata ancora presa definitivamente e sia tuttora oggetto di studio, la Procura del capoluogo piemontese starebbe ragionando sulla possibilità di interrogare nuovamente Fagioli. Ed eventualmente di aprire un nuovo fascicolo per tentata estorsione, nel quale però lo juventino sarebbe parte lesa.

Dallo spoiler di Allegri alla benedizione di Pirlo: Fagioli in marcia verso il sogno azzurro

Da ottobre ha svoltato alla Juve ed è un punto fermo, ora brilla con l’Under 21: giocate e leadership, dall’idolo Del Piero al rapporto speciale con Ronaldo il percorso del centrocampista bianconero adesso punta sulla Nazionale, con l’obiettivo del Mondiale 2026

Nicolò Fagioli si è sempre trovato dove ha voluto, anche a costo di dover pazientare più del previsto. Questione di carattere e di caratteristiche, in una storia che sembra ancora all’inizio eppure è già piena di momenti chiave in carriera. A partire dalla scelta maturata quando aveva appena 14 anni: il suo approdo all’Inter era praticamente una cosa fatta, ma lui sognava la Juve e per questo alla fine ha seguito il cuore, cogliendo al volo l’invito di tale Gigi Milani, oggi responsabile attività di base da U7 a U13 e responsabile progetto Academy. Quel dirigente gli cambiò la vita: col talento sarebbe arrivato comunque nel calcio che conta, ma poterlo fare con la maglia della sua squadra del cuore è stata una marcia in più in questi anni.

Il centrocampista è cresciuto nel vivaio della Juve facendosi apprezzare per le sue qualità tecniche e umane. Nei campionati giovanili si è sempre messo in luce trascinando i compagni, con giocate esaltanti e movenze da leader. Nel 2018 il suo nome cominciò a circolare ben oltre i confini di Vinovo, per bocca di Allegri: “Abbiamo un ragazzo del settore giovanile che è un piacere veder giocare – disse il tecnico in una conferenza stampa – Si chiama Nicolò Fagioli, è del 2001. Conosce i tempi di gioco e sa giocare a calcio, sa come smarcarsi e come passare la palla. Di ragazzi così non ne vengono fuori tutti gli anni”. Il ragazzo aveva appena concluso un anno importante in Under 17 (con 13 gol in 23 presenze) e fu presto promosso in Primavera, da sotto età.

L’ultimo colpo Juve è una conferma: ufficiale il rinnovo di Fagioli, contratto fino al 2026

C’è l’annuncio del club: il precampionato in bianconero dopo la stagione in prestito alla Cremonese gli è valsa la conferma, il 21enne centrocampista di Piacenza resterà con Allegri.

Da metà della scorsa settimana sembrava mancare solo l’ultimo passo ed è arrivato, con l’annuncio del club: Nicolò Fagioli, che era legato alla Juventus fino a giugno 2023, ha rinnovato il contratto in bianconero fino al 2026. Il centrocampista è reduce dalla promozione in Serie A con la Cremonese a cui ha contribuito, nell’anno in prestito in grigiorosso, con 3 reti e fornendo 7 assist in 33 presenze. A sette anni da quel lontano luglio 2015 in cui varcò per la prima volta le porte di Vinovo, al ritorno da Cremona per Fagioli si schiudono così definitivamente le porte della prima squadra.

L’azzurrino classe 2001 ha convinto in ritiro. Non che fosse stato messo alla prova da allenatore e dirigenza, ma insomma l’atteggiamento mostrato in queste prime settimane della stagione ha certamente dato conferma di quanto possa dare sin da subito alla squadra, in allenamento quanto in partita. Nicolò ha qualità e prospettiva, ma soprattutto il sogno di giocare nella Juve dei grandi: nel prolungamento del contratto definito nei giorni scorsi, c’è molto della sua volontà. Il calciatore ritiene di poter crescere di più con Allegri, pur non essendo una prima linea. Lavorerà per diventarlo, un po’ da mezzala e un po’ da regista, potendo rubacchiare qualcosa da Pogba, Locatelli, Zakaria e qualche altro esperto che è atteso nel finale di mercato. Ma voleva la Juve e alla fine Juve sarà: con il numero 44 sulle spalle.