Finisce l’avventura del francese in bianconero, forse anche la sua carriera: era risultato positivo al testosterone nell’agosto del 2023
Paul Pogba è stato squalificato per 4 anni, a seguito della positività ai test antidoping. È stata accolta la richiesta della Procura antidoping: ora, oltre al suo contratto con la Juve (che viene superato dal periodo di stop imposto) c’è in bilico la carriera del centrocampista francese. Andando per i 31 anni, il calciatore viene messo di fronte a delle riflessioni profonde sul proprio futuro, considerato che è anche reduce da alcune stagioni di quasi inattività per via dei noti problemi fisici.
Il francese è risultato positivo al doping nel post Udinese-Juventus del 20 agosto 2023: la conferma delle contro analisi hanno fatto scattare la procedura per la maxi squalifica. Ora la palla passa alla Juventus, che valuterà la gestione del suo contratto: Pogba, dal momento della squalifica (come da policy aziendale) è stato inibito alla frequentazione della Continassa e messo a regime minimo di stipendio (circa 2 mila euro). Il suo attuale contratto andrebbe a scadenza il 30 giugno 2026, ma viene a questo punto invalidato dalla squalifica.
Non poteva esserci epilogo peggiore per il ritorno del centrocampista alla Juventus. Dall’estate 2022, quando si è ripresentato a Torino da free agent, si è stato protagonista di un incidente di percorso dietro l’altro: spesso, avendo anche delle responsabilità dirette. Prima l’infortunio al menisco laterale durante la tournée estiva 2022, poi la scelta di rimandare l’operazione per ritrovarsi successivamente costretto farla per forza. Fuori dal Mondiale, in campo per qualche stralcio sul finale della passata stagione e in una falsa ripartenza l’estate scorsa. Pogba avrebbe assunto degli integratori che in Italia non sono consentiti agli atleti: per questo il valore del testosterone è risultato oltre il limite.