Il cda bianconero ha approvato i conti della scorsa stagione, che ha beneficiato del ritorno in Champions. Nel 2023-24 il rosso era stato di 199 milioni
Bianconero, anzi chiaroscuro. La Juventus riduce nettamente la perdita di bilancio (dai 199 milioni del 2023-24 ai 58 del 2024-25) ma il cda rivede al ribasso le stime del piano aziendale: risultato e flusso di cassa miglioreranno solo lievemente nel 2025-26 e sono previsti nel range del break-even, anziché in territorio positivo, nel 2026-27. Il percorso di risanamento, insomma, si complica un po’.
Lo si era già capito nel momento in cui a marzo la società aveva certificato il fallimento della gestione sportiva precedente esonerando Thiago Motta, per poi sollevare dall’incarico, a giugno, il direttore tecnico Giuntoli. Di conseguenza, l’aumento di capitale già messo in cantiere mesi fa richiederà una capienza maggiore di quanto ipotizzato nello scenario più ottimistico. Se a marzo la forbice era tra 15 e 110 milioni, adesso si può stimare in 70-110, sebbene il comunicato del club si limiti a dire “massimi 110 milioni”.
Sarà il board di novembre, successivo all’assemblea dei soci convocata per il 7, a fissare l’entità della ricapitalizzazione, da realizzare nel primo trimestre del 2026: dipenderà da una serie di fattori, in primis il percorso in Champions. In ogni caso, si tratterà della quarta ricapitalizzazione in otto anni. Tra il 2019 e il 2024 gli azionisti sono già intervenuti con 900 milioni: 573 li ha messi Exor che in aggiunta, nella prospettiva del nuovo aumento di capitale, ha già versato 30 milioni a titolo di anticipo.