Juventus, Di Maria infortunato: non convocato per il Psg

Ancora fastidio all’adduttore per l’argentino che non ha superato l’ultimo test e non è stato convocato per la trasferta di Champions del Parco dei Principi. Allegri col dubbio Alex Sandro, torna invece Rabiot. Psg-Juventus, martedì ore 21, in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW

Non ci sarà Angel Di Maria, uno degli uomini più attesi, nell’esordio della Juventus in Champions League contro il Psg al Parco dei Principi (martedì ore 21). L’esterno offensivo argentino non è stato infatti convocato da Max Allegri per la trasferta dai Parigi a causa di un riacutizzarsi del fastidio all’adduttore. Di Maria, ricordiamo, era reduce da un infortunio muscolare rimediato contro il Sassuolo e nell’ultima gara di campionato disputata sabato contro la Fiorentina al Franchi – prima aveva giocato 36’ contro lo Spezia – è rimasto in campo solo 45’ prima di essere sostituito da De Sciglio all’intervallo. In mattina l’argentino ha effettuato un test che però non ha dato riscontri positivi, da qui la decisione di Allegri di non convocarlo per la sfida al Psg, sua ex squadra fino a qualche mese fa.

Assenza importante, dunque, per Max Allegri che dovrà rinunciare a Di Maria: in dubbio per la gara contro il Psg c’è anche Alex Sandro. Il brasiliano risulta tra i convocati per la trasferta di Parigi, ma non si è allenato con il gruppo nell’ultima seduta alla Continassa. Ristabilito, e molto probabilmente titolare al Parco dei Principi, Adrien Rabiot: il centrocampista francese aveva saltato la gara contro la Fiorentina per un problema fisico. Alla Continassa si è rivisto Paul Pogba che ha svolto una seduta di allenamento individuale, con e senza palla: per rivederlo in campo in gare ufficiali però servirà almeno un mese.

Udinese-Roma, Mourinho: “Regalata da nostri errori. Meglio un 4-0 che quattro volte 1-0″

Lo Special One commenta il pesante ko di Udine: “Sapevamo sarebbe stata difficile, non sono partite in cui puoi andare indietro nel risultato. Abbiamo regalato la partita con due gravi errori individuali, preferisco perdere una volta 4-0 che quattro gare 1-0”.

Un grande passo indietro. La Roma crolla dopo aver raccolto 10 punti nelle prime quattro giornate e torna da Udine con un pesante ko per 4-0. “È stata una gara difficile, contro una squadra che sa giocare questo tipo di partite – spiega Mourinho a Dazn -. Partite in cui non puoi andare dietro nel risultato, perché loro sono compatti dietro e sanno ripartire. Gestiscono i tempi, i falli. È una squadra molto fisica, molto esperta. Noi eravamo entrati bene, con una buona occasione per Dybala che secondo me, risultato a parte, è stato il migliore in campo. Loro ogni volta che arrivavano in contropiede creavano un pericolo o un gol, noi non siamo riusciti a sfruttare le opportunità. Magari il palo poteva dare nuove energie o forse anche il rigore, ma non si parla dell’arbitro dopo un 4-0. Preferisco perdere una partita 4-0 che quattro 1-0. Siamo delusi, ma domani c’è allenamento e guardiamo avanti. C’è stato anche qualche errore individuale, ma nella mia squadra gli errori individuali diventano collettivi. Abbiamo 10 punti, siamo tutti lì: facciamo la nostra strada”.

L’allenatore portoghese aveva già raccontato di temere la trasferta della Dacia Arena: “Avevo sensazioni della difficoltà della partita – ha aggiunto Mou -, i giocatori lo sapevano che si sarebbe giocato poco. Anche i ragazzini sono perfetti qui, vorrei avere anch’io qualche raccattapalle così, ma complimenti a loro. La partita è uscita perfetta per loro, quest’arbitro aveva un profilo perfetto per una squadra come l’Udinese che gioca in casa. Noi non abbiamo feeling con lui, quando il primo ammonito è l’artista della partita c’è qualcosa di contraddittorio. Guardiamo avanti, abbiamo una partita giovedì da giocare”.

La top 5 della quarta giornata: Dybala e Koopmeiners da 8

Dalle prime reti in giallorosso della gioia alla tripletta dell’atalantino: i migliori del turno infrasettimanale

La tripletta di Koopmeiners e i due squilli di Dybala. Chi ha schierato uno di loro avrà preso bonus a raffica. L’olandese ha steso il Toro da solo calciando anche due rigori, mentre la Joya ha festeggiato i primi gol con la Roma. A questi si aggiungono Baldanzi, Barella e Maignan. Ecco la top five della 4a giornata.

Eccola lì la Joya. Impossibile lasciare fuori Dybala in casa contro il Monza. Chi l’ha fatto non ha scuse. Doppietta, 8 in pagella e primi guizzi con la Roma. Ora il dibattito è su quante reti riuscirà a segnare da qui a fine stagione: più o meno di 15? Solo una volta ha superato i venti (stagione 2017/18, 22).

Alzi la mano chi farà l’asta oggi, 2 settembre, a fine mercato. Tanti. La tripletta dell’olandese, con due gol su rigore, lancia la Dea in vetta alla classifica insieme alla Roma e fa impennare i prezzi. Fin qui Koopmeiners le ha giocate tutte, ed è capocannoniere momentaneo con 4 gol (con Vlahovic). Consigliatissimo.

Pare che l’Empoli abbia sfornato un altro talentino. Baldanzi, 2003, ha segnato il primo gol tra i pro’ con un bel sinistro a giro all’angolino. Forgiato a Monteboro, il centro sportivo dopo i toscani costruiscono i loro migliori giocatori, ha guadagnato il suo primo 7,5 in pagella. Da tenere d’occhio. Non solo all’asta.Gara di sostanza con un gran gol. Dicono di lui: “Se segnasse 7-8 gol a campionato avrebbe pochi eguali”. Ci sta lavorando. Con il Cagliari è arrivato a 6, con l’Inter non ha mai superato i 3. Il primo squillo stagionale contro la Cremonese vale come l’oro. Per lui e per l’Inter. Inzaghi applaude.

Rigore parato e clean sheet. Un bel +4 per Maignan, pepita del Milan di Pioli, il portiere più pagato in quasi tutte le aste. La stagione scorsa ha blindato la porta rossonera in 17 occasioni, quest’anno è già a quota 2. Contro il Sassuolo ha neutralizzato il primo rigore in Serie A. Il secondo in assoluto con il Milan.

Acerbi, i tifosi dell’Inter sempre contrari: da “Una delusione” a “Inspiegabile”

Molti supporter nerazzurri ribadiscono la contrarietà all’arrivo del difensore: l’opinione non è unanime, ma per il pupillo di Inzaghi non si tratta di un benvenuto particolarmente accogliente

È “una delusione” l’arrivo di Francesco Acerbi all’Inter secondo un tifoso nerazzurro su Twitter: un’opinione condivisa da una buona parte dei fan della Beneamata, che forse speravano che la frenata sulla trattativa fosse definitiva. Invece l’ultimo giorno di mercato ha permesso alle parti di trovare un accordo e a Steven Zhang di ammorbidire la sua posizione nonostante il pessimismo dei protagonisti delle ore precedenti. Così, sui social network, lo zoccolo duro della tifoseria è tornato a far sentire il suo disappunto all’ultimo innesto nella rosa di Simone Inzaghi. È stato proprio l’allenatore a chiedere a gran voce un difensore centrale per completare la squadra – l’ultima volta dopo il 3-1 alla Cremonese – e in particolare a indicare il 34enne come opzione numero uno tra i vari candidati alla posizione. Il rapporto di stima reciproca che lega Acerbi e Inzaghi, però, non interessa ai contestatori: “Non si può accettare! Per me non farà mai parte della nostra squadra!”, scrive un utente. Su un altro tweet, invece, si leggono parole di forte critica per le prestazioni del difensore: “Un giocatore ormai scarsissimo, lentissimo, vecchissimo, uno che nessuna squadra ha mai cercato, nemmeno più il suo stesso attuale allenatore… Operazione inspiegabile e concettualmente sbagliata. Io sono allibita”.

Il passato da convinto milanista di Acerbi sta alle radici di questa contestazione, con l’episodio chiave del presunto ghigno dopo un gol subito contro i rossoneri a popolare i meme del web. “Non sono assolutamente felice per il prossimo arrivo di #Acerbi – si legge ancora – e non sto qui a rielencare le motivazioni di tale mia esternazione. Vista l’evoluzione delle cose, di conseguenza, mi auguro di vederlo il meno possibile in campo con la nostra maglia. Non aggiungo altro”. Severo ma giusto, secondo molti tifosi interisti.

Vranckx, accordo chiuso tra Milan e Wolfsburg: giocatore in arrivo a Milano

Fumata bianca tra rossoneri e club tedesco: sul piatto un milione e mezzo per il prestito e 12 per il diritto di riscatto. Il centrocampista in città già stasera, domani visite e firma

A meno di due giorni dalla fine del mercato, il Milan ha completato la lista della spesa compilata a fine maggio. Tra le scorie del pareggio col Sassuolo e la fibrillazione per l’ufficialità del closing che ha consegnato il club a RedBird, la dirigenza ha chiuso l’affare Vrankcx. Un altro giovane di prospettiva – stavolta a centrocampo – al servizio di Pioli dopo l’arrivo di Thiaw. Vranckx è atteso a Milano già stasera, domattina visite mediche e firma sul contratto.

Il Milan aveva pigiato sull’acceleratore a inizio settimana, portandosi a tanto così dall’ingaggio del 19enne centrocampista belga. Oggi sono state colmate anche le ultime distanze. Diavolo e Wolfsburg, già d’accordo sulla formula – prestito oneroso con diritto –, hanno trovato l’accordo definitivo anche sulle cifre: si parla di 1,5 milioni per il prestito e 12 per il diritto di riscatto (la precedente offerta era di 1+11). Probabile anche l’inserimento di una percentuale sulla futura rivendita. I club erano praticamente in “assemblea permanente” – viste le tempistiche non proprio agevoli – per arrivare alla fumata bianca che accontenta tutti. Oggi, intanto, potrebbero arrivare novità anche in merito a Bakayoko: l’ultimo riscontro nella giornata di ieri indirizzava a una doppia risoluzione con Milan e Chelsea, in modo da poter essere del tutto libero di scegliere la prossima squadra, ma la situazione al momento non è ancora stata definita.