L’attaccante francese alla ricerca della prima rete in nerazzurro. I tifosi e Inzaghi gli chiedono di essere più concreto per non far pesare le partenze di Lukaku e Dzeko.
Ancora non ha segnato. E questo è l’unico neo dell’inizio dell’avventura di Marcus Thuram con la maglia dell’Inter. Forse non si tratta solo di un “neo” visto che il mestiere dell’attaccante è quello di segnare, ma siccome per Inzaghi e i suoi uomini sono arrivati 6 punti nelle prime due giornate di campionato, il tecnico può permettersi di aspettare con serenità che il francese si sblocchi. “Arriveranno soddisfazioni personali anche per Marcus…” ha detto Simone dopo il blitz di Cagliari, sfida nella quale Thuram ha servito a Dumfries l’assist (delizioso) dell’1-0, ha messo lo zampino nel raddoppio di Lautaro e in generale ha offerto una prestazione maiuscola. Pur senza battere il portiere avversario
Nel 2-0 contro il Monza Thuram è uscito tra gli applausi di San Siro: è arretrato per partecipare all’azione, ha dialogato con i compagni e creato spazi per i loro inserimenti. Per 67 minuti ha fatto molte buone cose, senza però riuscire ad attaccare con rabbia il cuore dell’area avversaria. All’Unipol Domus è stato determinante nelle azioni delle due reti nerazzurre e stavolta Inzaghi gli ha concesso una decina di minuti in più rispetto alla prima “recita”. In entrambe le occasioni, dopo il triplice fischio finale, Marcus ha festeggiato la vittoria insieme al resto della squadra, ma oggi pomeriggio spera anche di poter sorridere per il suo primo gol in Serie A. Siamo solo alla terza giornata, ma il digiuno inizia a pesargli. Anche perché il suo obiettivo personale è superare quota 13, suo record personale in campionato fissato la scorsa stagione con la maglia del Borussia Mönchengladbach.