Inter, Thuram alla prova Skriniar: le tre missioni di Marcus contro il Psg

Il caldo del Giappone ha indotto Inzaghi ad annullare la seduta mattutina in campo, ma l’attesa per l’amichevole contro il Paris Saint-Germain è alta, soprattutto per monitorare i progressi del neo acquisto francese

Il caldo insegue l’Inter, almeno tanto quanto il suo passato. Già, perché Simone Inzaghi nell’ultimo giorno di vero allenamento in Giappone ha deciso di annullare la prima delle due sedute in campo, facendo svolgere una sessione di riattivazione muscolare in hotel. Davvero complicato gestire la temperatura e l’umidità da queste parti. In campo poi la squadra è andata regolarmente nel pomeriggio. Un modo anche per avvicinarsi alla sfida di domani (ore 12 italiane) con il Psg di… Skriniar. Skriniar dopo Brozovic: l’Inter che si rinnova è anche l’Inter cha riabbraccia il suo passato. E che lo mette a confronto con il suo presente. Ad esempio Marcus Thuram, che proprio contro lo slovacco dovrà mostrare progressi, miglioramenti nell’inserimento nel mondo nerazzurro.

“Voglio battere il mio record di gol”, ha detto il francese nell’intervista alla Gazzetta. Da qualche parte si deve pur iniziare. Skriniar perdonerà. Ma sono tre le missioni di Thuram, tre le cose che vorrà vedere Inzaghi già a partire da domani. La prima: la capacità di lettura dei movimenti di squadra, di un 3-5-2 diverso da quello talvolta ha praticato al Borussia Monchengladbach. La seconda: una maggiore connessione con Lautaro, nel secondo tempo con l’Al-Nassr i due non si sono molto cercati, domani (sostituzioni permettendo) sarà un’occasione per testare anche questo aspetto. La terza missione: maggiore capacità di rendersi utile con la difesa avversaria schierata. Thuram, con l’Al-Nassr, ha dato l’idea di far le cose migliori avendo campo a disposizione davanti, con il Psg avrà modo di testare entrambi gli scenari tattici. Questi sono giorni importanti, per Thuram ma anche per Inzaghi e la società. Perché è in corso anche la scelta da fare sull’attaccante (o sugli attaccanti, nel caso partisse Correa) da acquistare. E capire a fondo il numero 9 francese è necessario. E certo che domani pure Skriniar avrà le sue motivazioni: con l’Inter non è stato un divorzio semplice. Ma è il passato, meglio guardare avanti. A Thuram, appunto.

Inter, si allungano i tempi per Sommer. Prima di cederlo, il Bayern vuole un vice Neuer

Ieri il portiere svizzero di nuovo titolare in amichevole. Dalla prossima settimana il club nerazzurro accelera per Balogun. E se Correa va in Arabia, le punte in arrivo saranno due

L’Inter lo aspetta da giorni, ma intanto Yann Sommer continua a giocare con il Bayern Monaco. Dopo l’amichevole contro il City, lo svizzero è stato titolare anche ieri (per 90’) contro il Kawasaki Frontale e la situazione non è destinata a cambiare finché il club bavarese non avrà trovato un vice di Neuer. Il numero uno della nazionale elvetica lo ha capito e ieri a Sport 1 ha ammesso: “Non voglio dire niente riguardo a un mio trasferimento all’Inter perché ora sono qui con il Bayern e ho un ottimo rapporto con tutti. Del mio addio si parla da giorni, vedremo cosa succederà”. I bavaresi in questo momento sono concentrati sull’operazione Kane e la ricerca del secondo portiere passa in secondo piano. I candidati? Tanti: da Raya a Bono passando per Sanchez, Mamardashvili, De Gea e Baumann. 

Nei prossimi giorni intanto l’Inter intensificherà i contatti per Balogun, il talento dell’Arsenal che il club vuole regalarsi anche in ottica futura. Tutto sarebbe più facile se dall’Arabia arrivasse un’offerta per Correa e se, oltre all’attaccante americano, arrivasse anche un centravanti di peso come chiede Inzaghi.

Inter, attesa per Sommer. Avanti ad oltranza per il sì del Bayern

I bavaresi aspettano di avere un vice Neuer prima di lasciar partire lo svizzero: si va avanti a oltranza nella trattativa

Neppure i contatti di ieri sull’asse Milano-Monaco hanno portato la fumata bianca per l’acquisto di Yann Sommer da parte dell’Inter. Ormai si va avanti a oltranza, con la certezza che il Bayern darà il via libera solo quando avrà trovato un sostituto. È questo il messaggio inequivocabile “spedito” dalla Baviera. Il dialogo tra i due club va avanti e Rummenigge accontenterà lo svizzero, che ha scelto la formazione di Inzaghi per essere titolare nella stagione pre-Europeo, e il suo ex club, che sta aspettando il numero uno elvetico per affidargli l’eredità di Onana. Prima però serve un nuovo vice di Neuer: ieri le quotazioni di Bono del Siviglia erano in rialzo perché è il meno costoso, ma le alternative non mancano e soprattutto a Monaco l’attenzione era concentrata sulla missione odierna a Londra per acquistare Harry Kane dal Tottenham.

Ma torniamo a Sommer e all’Inter: in viale della Liberazione confermano che non sarà attivata la clausola rescissoria, per una questione di rapporti e per avere uno sconto. L’obiettivo è pagare il quasi trentacinquenne 4-4,5 milioni più bonus, ma ottenere una dilazione in un paio di rate. Da oggi la squadra di Inzaghi sarà a Tokyo dove gli uomini di Tuchel domani sfideranno in amichevole il Kawasaki Frontale. I dirigenti tedeschi che hanno potere decisionale e di firma, però, saranno divisi tra Monaco e Londra. La speranza nerazzurra resta sempre quella di chiudere il dossier portiere entro il week end, ma è probabile che domani, come successo mercoledì, Sommer giochi con il Bayern. Resta semmai la speranza di vederlo sbarcare in Italia con il volo che l’Inter prenderà dopo il test contro il Psg di martedì. In modo da fargli sostenere le visite mediche e sistemare il tesseramento per quando ad Appiano riprenderà la preparazione (previsti un paio di giorni di vacanza per il gruppo). Lo attende la maglia numero 1 che dal 2012-13 è sempre stata di proprietà di Handanovic. Quando la indosserà lo deciderà il Bayern.

Inter su Carlos Augusto, Palladino: “Giusto che possa andare in una big”

L’Inter è ancora alle prese col rebus portiere e la ricerca di un attaccante, ma al cantiere nerazzurro mancano anche altre pedine, tra cui un difensore e un esterno sinistro nel caso di uscita di Robin Gosens. Su entrambi i fronti ci sono novità, a partire da quest’ultima situazione: con l’Union Berlin che si è sfilato, resta solo il Wolfsburg sul tedesco e che siano ore delicate lo si capisce anche dalle parole di Raffaele Palladino, allenatore del Monza, squadra dove gioca Carlos Augusto, che Marotta e Ausilio hanno individuato proprio come eventuale sostituto di Gosens. ” Mi auguro che Carlos Augusto rimanga, però capisco le dinamiche del mercato. Se il suo bene è un andare in un grande club, credo sia giusto che vada” le parole di Palladino al Corriere dello Sport.

INTER TRA CARLOS AUGUSTO E GOSENS

 L’Inter vuole almeno 15 milioni di euro per Gosens, per ora il Wolfsburg si è fermato un pochino più indietro ma lavorando di bonus l’obiettivo potrebbe essere centrato: ad ogni modo l’affare sarebbe impostato in prestito con obbligo di riscatto. Nel frattempo il tedesco, che a parole ribadisce sempre di essere convinto di poter trovare più spazio in nerazzurro, è partito coi compagni per la tournée in Giappone. Per Carlos Augusto invece il Monza chiede 20-25 milioni, i nerazzurri cercheranno di fare leva sui buoni rapporti coi brianzoli, magari inserendo discorsi ancora più futuri su Valentin Carboni (passato in prestito proprio dall’Inter al Monza) o puntando sul ritorno di Sensi in biancorosso.

INTER, IN DIFESA SPUNTA TOLOI

 In difesa sono usciti Skriniar e D’Ambrosio ma, con il riscatto di Acerbi, è arrivato solo Bisseck: a Simone Inzaghi serve un cosiddetto braccetto, magari di esperienza e che conosca la Serie A. Per questo nelle ultime ore è spuntato il nome di Rafael Toloi, classe 1990, pista in ogni caso difficile: il difensore italo-brasiliano, in scadenza nel 2024, ha appena detto di voler chiudere la carriera all’Atalanta, piace a Gasperini e a maggior ragione il club bergamasco non ha intenzione di lasciarlo partire.

Inter, impazza il casting tra i pali.

I nerazzurri accelereranno per il portiere titolare e la riserva dopo la cessione di Onana e l’addio di Handanovic. Sommer ancora il primo della lista, De Gea la new entry.

Il 34enne svizzero era e resta il nome più caldo, anche al netto della brusca frenata registrata sull’asse Monaco-Milano. Perché la situazione si sblocchi è necessario che il Bayern prima chiuda per Mamardashvili, dopodiché la strada dovrebbe essere in discesa. Lo svizzero ha infatti già manifestato il proprio gradimento ai dirigenti nerazzurri e il prezzo del cartellino dovrebbe aggirarsi intorno ai quattro milioni, a fronte dei sei previsti dalla clausola che i dirigenti bavaresi considerano scaduta. Sommer possiede il giusto mix di esperienza e personalità abbinato a un costo contenuto, l’ideale per fare da chioccia a un collega più giovane e di prospettiva che l’Inter gli affiancherebbe per instaurare un regime di alternanza. Il gradimento del giocatore, che ha già informato il Bayern di voler rispondere alle sirene nerazzurre, può risultare fondamentale per sbloccare la situazione quanto prima.

Una delle alternative allo svizzero è il 36enne di San Isidro, fuori dai piani del Psg nonostante un contratto valido fino al 2024. I due anni in più sul groppone e soprattutto i 12 mesi che legano ancora Navas ai parigini sono però due “nei” che pesano nella valutazione generale in viale della Liberazione. Fermo restando che Navas ha dimostrato di reggere tranquillamente il posto da titolare nell’ultima stagione a Nottingham, c’è poi un altro ostacolo rilevante rappresentato dalle pretese economiche del giocatore, il cui ingaggio a Parigi è di ben nove milioni netti. Per ragionare su un trasferimento a Milano dovrebbe più che dimezzare le richieste, ma i benefici del decreto crescita possono aiutare ad “aggirare” l’ostacolo. L’ex Real Madrid non è comunque in cima alla lista delle preferenze.

Lukaku, l’Inter ha trovato l’accordo col Chelsea. Ma il procuratore ora prende tempo. La Juve sullo sfondo

Dalla cessione di Onana per 50 milioni allo United, domani l’annuncio, le risorse per l’acquisto del belga dai Blues. Sullo sfondo le giravolte a cui Ledure, l’avvocato dell’attaccante, non è nuovo nella gestione di Romelu Lukaku.

A un passo dalla conclusione della telenovela Lukaku, manca improvvisamente un pezzo. L’Inter ha praticamente trovato l’accordo con il Manchester United per la cessione di André Onana: oltre i 50 milioni con i bonus, affare in chiusura e annuncio domani. Contestualmente, grazie alle finanze ricavate dall’uscita del portiere, l’Inter ha pure trovato l’accordo con il Chelsea per riportare a casa Romelu: 35 milioni è la cifra a cui hanno detto sì i Blues. Affare fatto? No, perché una parte dell’entourage di Lukaku non si trova, prende tempo, e così manca l’ok del giocatore sul più bello. Insomma, né Chelsea né Inter riescono più a mettersi in contatto con l’uomo a cui il belga ha affidato la gestione di questa trattativa, il discusso avvocato belga Sebastien Ledure. L’uomo, tra l’altro, non è nuovo a giravolte spericolate in carriera, l’anno scorso lavorò per riportare in prestito a Milano Lukaku e adesso ecco un’altra acrobazia: oltre a rompere l’alleanza col club nerazzurro, ha separato il suo destino anche da Roc Nation, l’agenzia americana che gestisce lo stesso attaccante e pronta a fare il suo lavoro di mediazione nell’affare in totale indipendenza.

Al di là del possibile ascendente di Ledure sul giocatore, il nuovo abbraccio tra Romelu e Inter è temporaneamente ritardato. Del resto, l’avvocato ha lavorato parecchio dietro le quinte nelle ultime settimane, prima offrendo il giocatore al Milan e poi flirtando con la Juve. Proprio i bianconeri sarebbero disponibili a spendere per il giocatore una cifra simile a quella dell’Inter, ma solo dopo l’eventuale vendita di Vlahovic, non vicinissima all’orizzonte. In questo affare, il fattore tempo è decisivo perché nessuno – né il Chelsea, né l’Inter, né lo stesso Lukaku – possono aspettare in eterno. Alla fine, poi, toccherà a Romelu la decisione ultima sul suo destino: toccherà a lui decidere se mantenere il patto di sangue e di amore con il popolo interista o cercare una nuova avventura altrove.

Frattesi all’Inter, ecco come Marotta l’ha soffiato al Milan

C’è l’ok del Sassuolo. Il centrocampista in nerazzurro per 33 milioni. Oggi la firma

Un sorpasso improvviso e avventuroso, ma pure studiato e realizzato con una certa sicurezza prima dell’ultima curva.

L’Inter vuole Davide Frattesi da tempo ormai, ma ha deciso di dare una sgasata decisiva verso il centrocampista del Sassuolo solo nella serata di lunedì, quando i due club sono tornati a parlarsi a carte scoperte. Il blitz per superare la concorrenza, Milan in primis, è stato poi portato a termine ieri quando i nerazzurri hanno iniziato a temere davvero che quel ragazzo a lungo corteggiato potesse scappare sul più bello. Frattesi ha continuato a sentirsi interista mentre il Milan decideva di informarsi seriamente su di lui all’inizio di questa settimana e, nelle ultime ore, mentre il Napoli lunedì faceva al Sassuolo un’offerta, poi ribadita ieri, nel complesso superiore rispetto a quella di 33 milioni totali presentata dall’Inter. Il 21enne mancino tedesco-serbo dell’Udinese continua a piacere tantissimo a dirigenti e tecnico Inter e rappresentava un’opzione di alto livello per cautelarsi nel caso fosse franato il progetto principale, ovvero l’azzurro dell Sassuolo . E ieri si è dato l’ultimo colpo di vite ottenendo l’ok emiliano a un prestito oneroso di 5 milioni con obbligo di riscatto di 22 milioni che dovrebbe scattare a febbraio del 2024. Nel calderone, poi, un giovane talento di proprietà nerazzurra e che sarebbe probabilmente andato a Sassuolo a prescindere: Samuele Mulattieri, valutato in totale 6 milioni, dopo la buona stagione in prestito a Frosinone.

Inter, esperienza low cost per il dopo Onana: i tre portieri candidati

I soldi incassati dall’eventuale cessione del camerunese saranno dirottati su Frattesi e Lukaku. Così perdono consistenza le opzioni Mamardashvili e Musso, troppo costose

Cambio di rotta, gli sforzi economici dell’Inter non saranno mirati al portiere del futuro. Se un paio di settimane fa i nerazzurri sembravano intenzionati a reinvestire una parte di quanto eventualmente incassato dalla cessione di André Onana per il suo sostituto, ora la direzione degli uomini di mercato di viale della Liberazione è cambiata. Il tutto a causa delle contingenze di mercato, degli incastri che devono essere completati per fornire a Simone Inzaghi la migliore rosa possibile per il 2023-2024. E quindi, in caso di addio del camerunese in direzione Premier League, ci sarà un portiere esperto a difendere i pali dell’Inter nella prossima stagione. Insieme a Marcelo Brozovic, l’ex Ajax resta la fonte di introiti più concretizzabile della sessione di calciomercato, ma quei soldi serviranno per altri obiettivi su cui il club ritiene di dare la priorità.

Se infatti in porta ci sono buone possibilità di trovare una soluzione di qualità ed esperienza a costo di cartellino minimo – o nullo –, lo stesso non vale per il centrocampo e l’attacco. Per Davide Frattesi, per esempio, il Sassuolo chiede un trasferimento a titolo definitivo e la quadra potrebbe essere trovata per circa 35 milioni di euro tra cash e Samuele Mulattieri in contropartita (valutato intorno ai 6 milioni), ma soprattutto c’è da affondare il colpo su Romelu Lukaku: basta prestiti, ha detto il Chelsea, che ha fissato l’asticella a 40 milioni per liberare il belga (ma si proverà la strada dell’obbligo di riscatto). Va da sé, quindi, che per non farsi scappare i due principali obiettivi di mercato citati, i circa 50 milioni richiesti per Onana – con il Manchester United in pole position – non possono finire sui guantoni del futuro.

Inter, Brozovic offerta dall’Arabia: lo vuole all’Al-Nassr di Ronaldo

La cessione del croato può portare i soldi che servono all’Inter per anticipare la concorrenza su Frattesi

L’Inter gioca la partita su Davide Frattesi con due carte in mano: il tempo e la memoria. Il club di Zhang sa che deve fare in fretta per non perdere il vantaggio acquisito sotto traccia sulle altre concorrenti, ma sa anche che è il passato a guidare il presente. Tradotto: bisogna evitare che si ripeta un altro caso Bremer, quando il ferro non fu battuto finché era caldo. Il centrale l’anno scorso venne sfilato sotto il naso dalla Juve e ci sono dei pericolosi punti di contatto: anche stavolta c’è un accordo in stand by per la necessità nerazzurra di vendere un pezzo prima. Allora la mancata partenza di Skriniar fece da tappo, adesso la dirigenza nerazzurra vuole sfrondare in fretta e avere così denaro per l’operazione. A Frattesi meglio non parlare di estero, non ne sente ancora il fascino: lui si è personalmente promesso ai nerazzurri. Tra i due club, poi, l’accordo esiste in linea di massima: 35 milioni, prestito oneroso con obbligo di riscatto, e nel pacchetto Samuele Mulattieri, valutato 5. Impossibile, però, anticipare l’acquisto visto il regime di autofinanziamento e dal presidente Zhang non sembrano esserci aperture per muoversi in entrata prima di sistemare le cose in uscita.

La Juve, la Roma e il Milan completano il gruppone di squadre che vorrebbero arruolare Davide. Se pure i bianconeri devono cedere per affondare il colpo, i giallorossi hanno dalla loro la leva del 30% garantito su questa stessa rivendita, ma la pole nerazzurra nasce dalla volontà del giocatore. I buoni uffici interisti col Sassuolo servono, invece, a far pazientare gli emiliani nell’attesa delle mosse nerazzurre. È l’Al-Nassr, casa di CR7, la squadra araba che sta pensando seriamente di fare un’offerta per il croato: la prossima settimana potrebbe portare novità e sarebbe l’ultimo incastro del puzzle. In un colpo solo, darebbe ciò che serve per portare Frattesi a Milano e libererebbe pure il posto a centrocampo.

Dal k.o. col Monza alla dominante Inter di oggi: le 6 settimane in cui è cambiato tutto

Il 15 aprile la sconfitta che sembrava aver compromesso la stagione, poi la rinascita: sei successi in 7 partite, la conquista della finale di Istanbul in Champions e della Coppa Italia. Ecco che cosa è successo

Vedendo il rendimento della formazione di Inzaghi da metà aprile viene da chiedersi come mai una rosa con questo potenziale non abbia impensierito gli azzurri di Spalletti nella corsa verso lo scudetto.

Un mese e mezzo fa, con il ritorno dei quarti di Champions alle porte, l’Inter era una squadra sull’orlo di una crisi di nervi, una formazione che aveva collezionato 11 sconfitte in campionato e che sembrava destinata a non entrare nelle prime quattro in campionato.

Adesso, invece, ha messo in bacheca la Coppa Italia, eliminando la Juventus in semifinale e poi battendo la Fiorentina mercoledì all’Olimpico, ha centrato la qualificazione all’ultimo atto della Champions estromettendo il Benfica e poi il Milan, mentre in campionato ha vinto 6 delle ultime 7 gare e si è assicurata anche il prossimo anno la partecipazione alla coppa europea più prestigiosa. E più remunerativa, aggiungiamo, con i 45-50 milioni garantiti per il solo ingresso al group stage. Una bella boccata d’ossigeno per il club di viale della Liberazione, che sogna la quarta Champions-Coppa dei Campioni della sua storia, ma che è anche sereno per avere messo al sicuro un bonifico importante proveniente da Nyon nel 2023-24.

Ma torniamo al 15 aprile e a tutto quello che è venuto dopo. In questo mese e mezzo scarso i nerazzurri hanno giocato 12 incontri ufficiali: 7 in Serie A, 3 in Champions e 2 in Coppa Italia portando a casa 10 successi, 1 pari e 1 ko. Nota a margine: il 3-3 contro il Benfica (3-1 all’ 86’…) è stato come una vittoria alla luce del 2-0 dell’andata a Lisbona; il 3-1 di domenica scorsa al Maradona è stato ininfluente ai fini del raggiungimento dell’obiettivo minimo fissato in estate dalla società, ovvero l’ingresso tra le prime quattro.