Vlahovic, la pazienza è finita: vuole il Psg, ma per la Juve non c’è ancora l’offerta giusta

Il serbo ha già detto sì ai parigini e spinge per avere il via libera. Anche Chiesa pare destinato a lasciare Torino

E possibilmente il prima possibile, anche perché c’è chi, come Dusan Vlahovic, si è stancato di ballare sulle voci di mercato. O altri, come Federico Chiesa, che ha da tempo incaricato il suo agente Fali Ramadani di sondare soprattutto le piazze inglesi per cercare un nuovo club. Il diktat alla Juventus è cedere, semplice conseguenza della situazione dei conti bianconeri.

Facendo una proiezione, le previsioni sul bilancio chiuso il 30 giugno si stanziano intorno ai -120 milioni. Una perdita che eroderebbe il patrimonio netto del club (+165 milioni al 30 giugno 2022), proprio in un periodo storico in cui il maggiore azionista (Exor) ha invitato la Juve a “camminare da sola” dopo le due ricapitalizzazioni degli ultimi anni. Come quello che potrebbe garantire la cessione di Vlahovic al Psg o a un’altra big europea.

Ovviamente Vlahovic per età, talento e condizioni contrattuali (ingaggio alto, convivenza difficile con Massimiliano Allegri nell’attualità e rinnovo complicato in prospettiva), è tra i profili che maggiormente possono attirare le big d’Europa. A muoversi con più decisione di recente è stato il Psg, che di massima ha già incassato il sì del serbo e incontrato la Juve per imbastire la trattativa. Il problema è che i campioni di Francia, al momento, non hanno ancora portato un’offerta ritenuta soddisfacente dal club bianconero. Dusan è uno dei tre, quattro nomi per l’attacco vagliati dalla società parigina, ma per diventare la prima opzione devono esserci le giuste condizioni. Dal canto suo, DV9 è smanioso di andare e si vede già a Parigi, anche perché le recenti notizie sull’offerta bianconera per Lukaku l’hanno convinto che la sua situazione si possa risolvere a breve. Nella testa del serbo, c’è l’idea che la Juve non forzi troppo la trattativa con il Psg e conceda in fretta il via libera. Facile a dirsi, meno a farsi, se in ballo ci sono così tanti milioni.

“Noi Lukaku non lo vogliamo”: la presa di posizione dei tifosi Juve sul mercato

I cori dei sostenitori bianconeri al J Medical per le visite mediche di Bonucci, Chiesa e McKennie

“Noi Lukaku non lo vogliamo”. Il coro, chiaro, arriva dai tifosi della Juventus assiepati questa mattina fuori dal J Medical per le visite di inizio stagione di chi è stato convocato per oggi, veri e propri uomini mercato del momento – tra esuberi, fuori rosa e candidati alla cessione – come Leonardo Bonucci, Federico Chiesa e Weston McKennie, ma anche Cambiaso e Rovella. Niente di pianificato dal tifo organizzato, quelli presenti alla struttura medica adiacente all’Allianz Stadium di Torino sono tifosi comuni.

La presa di posizione dei tifosi della Juventus arriva nelle stesse ore in cui a Milano un gruppo di sostenitori interisti si è data appuntamento sotto la sede dell’Inter per protestare contro l’ingaggio di Juan Cuadrado, altro caso a specchio di acerrimo rivale in predicato di fare il percorso opposto rispetto a Lukaku. A proposito di prese di posizione, è di ieri poi quella di alcuni sostenitori del Psg che hanno esposto uno striscione di minacce nei confronti di Dusan Vlahovic contro il suo trasferimento a Parigi. All’uscita dopo le visite mediche anche Leonardo Bonucci e Federico Chiesa sono stati travolti dall’entusiasmo dai cori dei tifosi. 

La presa di posizione dei tifosi della Juventus arriva nelle stesse ore in cui a Milano un gruppo di sostenitori interisti si è data appuntamento sotto la sede dell’Inter per protestare contro l’ingaggio di Juan Cuadrado, altro caso a specchio di acerrimo rivale in predicato di fare il percorso opposto rispetto a Lukaku. A proposito di prese di posizione, è di ieri poi quella di alcuni sostenitori del Psg che hanno esposto uno striscione di minacce nei confronti di Dusan Vlahovic contro il suo trasferimento a Parigi. All’uscita dopo le visite mediche anche Leonardo Bonucci e Federico Chiesa sono stati travolti dall’entusiasmo dai cori dei tifosi.

Juve, cedere Vlahovic per prendere Lukaku: il punto sulle trattative

I bianconeri per Dusan non vogliono scendere sotto il muro degli 80 milioni. Il discorso con il Chelsea è intavolato, dal Psg si attende un forte rilancio: sono i giorni decisivi

La Juve è avanti e da qualche ora in fuga solitaria, nella corsa per Lukaku. Ma non ancora vicina al traguardo, pur volendolo tagliare prima di partire per la tournée in America.

Il passo indietro dell’Inter per l’attaccante belga favorisce l’avanzata dei bianconeri, che però devono prima vendere Vlahovic. Vietato distrarsi perché in questa finestra di calciomercato le sorprese sono dietro l’angolo e la componente Arabia Saudita va tenuta in considerazione sempre: fino alla settimana scorsa i bianconeri pensavano di avere in pugno Milinkovic, che ha invece accettato l’offerta extralarge dell’Al-Hilal. Guai a sottovalutare quest’aspetto su altri fronti.

Juve e Chelsea – di Vlahovic – hanno cominciato a parlare dalle prime spedizioni londinesi di Manna. Parallelamente, il Psg si è fatto avanti con l’entourage del calciatore e ha mostrato maggiore convinzione per averlo. I parigini sarebbero pronti a confezionare l’offerta giusta, avendo dalla loro parte il gradimento del calciatore. Dusan vuole tornare a essere protagonista in Champions e in questi primi giorni di preparazione resta concentrato per ritrovare la condizione migliore: sa che presto lo scenario attorno a lui cambierà radicalmente, ma si sta concedendo una posizione da spettatore, lasciando fare.

La Juve per cedere Vlahovic non vuole scendere sotto il muro degli 80 milioni, tanti ne ha spesi un anno e mezzo fa per prenderlo dalla Fiorentina e tanti ne vorrebbe riprendere (replicando la stessa strategia attuata per la cessione di De Ligt). E se col Chelsea – che valuta Lukaku 40 – si potrebbe ipotizzare una maxi operazione con 30-35 milioni più l’approdo in bianconero del centravanti belga, dal fronte parigino potrebbe arrivare il rilancio giusto per indirizzare in maniera quasi definitiva le discussioni. Il motivo è semplice: il Psg potrebbe dirsi disposto a riscrivere fedelmente l’accordo che fecero Juve e Fiorentina a gennaio 2022, toccando così la quota dei 90 milioni con i bonus.

Lukaku, l’Inter ha trovato l’accordo col Chelsea. Ma il procuratore ora prende tempo. La Juve sullo sfondo

Dalla cessione di Onana per 50 milioni allo United, domani l’annuncio, le risorse per l’acquisto del belga dai Blues. Sullo sfondo le giravolte a cui Ledure, l’avvocato dell’attaccante, non è nuovo nella gestione di Romelu Lukaku.

A un passo dalla conclusione della telenovela Lukaku, manca improvvisamente un pezzo. L’Inter ha praticamente trovato l’accordo con il Manchester United per la cessione di André Onana: oltre i 50 milioni con i bonus, affare in chiusura e annuncio domani. Contestualmente, grazie alle finanze ricavate dall’uscita del portiere, l’Inter ha pure trovato l’accordo con il Chelsea per riportare a casa Romelu: 35 milioni è la cifra a cui hanno detto sì i Blues. Affare fatto? No, perché una parte dell’entourage di Lukaku non si trova, prende tempo, e così manca l’ok del giocatore sul più bello. Insomma, né Chelsea né Inter riescono più a mettersi in contatto con l’uomo a cui il belga ha affidato la gestione di questa trattativa, il discusso avvocato belga Sebastien Ledure. L’uomo, tra l’altro, non è nuovo a giravolte spericolate in carriera, l’anno scorso lavorò per riportare in prestito a Milano Lukaku e adesso ecco un’altra acrobazia: oltre a rompere l’alleanza col club nerazzurro, ha separato il suo destino anche da Roc Nation, l’agenzia americana che gestisce lo stesso attaccante e pronta a fare il suo lavoro di mediazione nell’affare in totale indipendenza.

Al di là del possibile ascendente di Ledure sul giocatore, il nuovo abbraccio tra Romelu e Inter è temporaneamente ritardato. Del resto, l’avvocato ha lavorato parecchio dietro le quinte nelle ultime settimane, prima offrendo il giocatore al Milan e poi flirtando con la Juve. Proprio i bianconeri sarebbero disponibili a spendere per il giocatore una cifra simile a quella dell’Inter, ma solo dopo l’eventuale vendita di Vlahovic, non vicinissima all’orizzonte. In questo affare, il fattore tempo è decisivo perché nessuno – né il Chelsea, né l’Inter, né lo stesso Lukaku – possono aspettare in eterno. Alla fine, poi, toccherà a Romelu la decisione ultima sul suo destino: toccherà a lui decidere se mantenere il patto di sangue e di amore con il popolo interista o cercare una nuova avventura altrove.

Fra catapulte e vecchie prodezze, social divisi sul Pogba arabo

Quella fra il francese e la Juve è una storia finora da brividi ma dal finale ancora incerto: ecco cosa ne pensano i tifosi

Quella fra Pogba e la Juve è una storia finora da brividi ma dal finale ancora apertissimo: c’è incertezza sulla sua permanenza in bianconero, dopo la mega offerta araba, e c’è inevitabile incertezza sulla sua tenuta fisica, dopo un anno costellato da infortuni di tutti i tipi.

Se Paul #Pogba allena la mente con la stessa determinazione con la quale sta allenando il fisico, ci sono buone possibilità di ritrovare un giocatore top. Forza @paulpogba  pic.twitter.com/PuH9wm8ztg

— Daniele De Felice (@DanieleBibo) July 5, 2023

Viste le premesse, i social non possono che registrare umori ondivaghi e posizioni fortemente contrapposte: c’è chi crede in un suo ritorno all’antica gloria, e dunque si augura resti alla Juve, e c’è chi invece non vede l’ora che le sirene arabe facciano breccia nel cuore e nella testa del centrocampista francese. Ecco alcuni dei post più divertenti pubblicati sui social.

Perché Lukaku ama l’Inter. E perché il mondo Inter è innamorato di Lukaku

Nel 2019 fece di tutto per raggiungere Conte alla Pinetina e in due anni ha segnato 64 reti vincendo lo scudetto. La rottura dell’estate 2021 perdonata grazie all’impegno mostrato, ai gol e all’esultanza allo Juventus Stadium.

“Certi amori non finiscono” ripetono, nelle sue canzoni, Antonello Venditti e, nei suoi discorsi sul calcio mercato, Adriano Galliani. È così anche per l’amore tra Romelu Lukaku e gli interisti. Un sentimento forte e ricambiato che sta favorendo una trattativa complicata come quella per l’acquisto del cartellino dell’attaccante da parte del club di viale della Liberazione. Big Rom dal 2019 è diventato interista, molto interista: d’accordo, ha “tradito” la sua squadra nell’estate 2021 per tornare al Chelsea, ma quattro mesi dopo quella scelta, con un’intervista a Sky Sport, si era già pentito.

Ama Milano, la sua gente e il pubblico lo ricambia. Ecco perché sono tanti gli interisti che ogni giorno si aspettano la fumata bianca e la sua permanenza alla Pinetina. Non più in prestito.

Il legame forte tra Rome e l’Inter inizialmente lo ha creato… Antonio Conte. Il tecnico di Lecce, appena scelto per la sostituzione di Luciano Spalletti, ha chiesto come primo fondamentale acquisto l’attaccante belga che allo United viveva ai margini del progetto tecnico di Solskjaer. Nessuna alternativa: per l’ex c.t., che aveva cercato vanamente di acquistarlo anche quando era al Chelsea, non c’erano altre opzioni per il ruolo di centravanti rispetto a Big Rom. Alla fine è stato accontentato e il sorriso di Lukaku quando è sbarcato a Milano ha subito conquistato gli interisti che avevano terribilmente bisogno di un numero “9” per dimenticare capitan Mauro Icardi, ceduto al Psg dopo mesi di frizioni complici le dichiarazioni della moglie agente Wanda Nara.

Milan, è sprint per Reijnders: chiusura in settimana? E Chukwueze…

I rossoneri pronti ad alzare l’offerta con l’AZ Alkmaar Va sciolto il nodo extracomunitario: o l’ala o Taremi

Stefano Pioli lo ha detto chiaro e tondo: “Vorrei tutta la squadra al completo ma so che non è possibile”. Poi però ha aggiunto: “Da qui alla partenza per gli Usa del 21 luglio mi aspetto dei movimenti”. Si dice “movimento”, significa Tijjani Reijnders: il Milan è pronto a stringere per imbarcare il centrocampista dell’Az sul volo per gli Stati Uniti insieme agli altri rossoneri. E ovviamente a Pioli: Reijnders, si sa, è il suo chiodo fisso, prima arriverà e prima il nuovo centrocampo del Milan prenderà davvero forma. 

Ieri da Alkmaar hanno rotto il silenzio: “Hanno fatto un’offerta che abbiamo rifiutato — ha detto Max Huiberts, d.t. dell’Az —. Abbiamo comunicato al Milan di aver concordato con Tijjani che giochi con noi per un altro anno, e che vogliamo rispettare quell’accordo. Se faranno una nuova offerta, potremo ancora negoziare”. Ecco, la prima e l’ultima frase del dirigente olandese sono la chiave per capire che cosa sta per succedere: il Milan si prepara ad alzare la prima offerta, che era di 19 milioni più bonus, superare quota 20 e avvicinarsi ai 25 chiesti dai biancorossi. E la sensazione è che le parti possano trovare un punto di incontro molto presto, diciamo entro il fine settimana (a metà settimana intanto è atteso Pulisic per visite e firma). A giocare un ruolo determinante, ancora una volta, lo stesso Reijnders, che vuole solo i rossoneri: verosimilmente, il ventiquattrenne olandese potrebbe rinunciare a qualcosa per agevolare la trattativa tra i due club.

Keeperhelten spådde den dramatiske strafferedningen: – Jeg sa det til alle sammen

England-keeper James Trafford reddet både straffe og retur på overtid, og sørget for spanske tårer, en historisk bragd og en etterlengtet U21-triumf.

– Jeg sa det til alle sammen i dag morges at jeg kom til å redde en straffe. Da det ble straffe, visste jeg at jeg kom til å ta den. Jeg sa det til alle vennene mine hjemme også. Det var ganske enkelt, sier keeperhelten James Trafford til Channel 4 etter kampen.

20-åringen gjorde karrierens hittil viktigste redning – på høydramatisk vis – da Spania fikk straffe dypt inne i overtiden. England ledet U21-EM-finalen 1–0 da Spania-kaptein Abel Ruiz fikk sjansen til å utligne.

Men da det gjaldt som mest vartet Trafford opp med en glimrende dobbeltredning: Først tok han straffeforsøket til Ruiz, deretter returen.

De engelske talentene slo Spania 1–0 i finalen og det betyr at de er europamestere – uten å slippe inn et eneste mål gjennom hele turneringen.

Det har ingen gjort før dem.

«Angrep vinner kamper, forsvar vinner titler,» sa den legendariske treneren Sir Alex Ferguson en gang. Det var definitivt tilfellet for Englands U21-landslag.

Tsjekkia, Israel (to ganger), Tyskland, Portugal og Spania ble alle slått uten mål imot, og målforskjellen endte på 11–0.

– Det betyr mye for oss. Vi er et veldig godt lag og har troen på at ingen kan score mot oss. Og det viste vi, sier Trafford.

Ruiz, som til daglig spiller i portugisiske Braga, kunne ikke bare tvunget frem ekstraomganger og blåst nytt liv inn i Spanias EM-håp, men også blitt mesterskapets målkonge hadde han scoret.

I stedet endte det med Englands første U21-tittel på 39 år og tårer for den spanske spissen.

Inter, chi sarà il nuovo capitano? Due pretendenti, un favorito. E altri tre osservano…

Con gli addii di Handanovic, D’Ambrosio, Brozovic e Skriniar, la fascia dei nerazzurri è al momento senza padrone. Il candidato numero uno è Lautaro Martinez, per anzianità e per quanto accaduto l’anno scorso. Ma quale sarà la nuova gerarchia?

Una fascia senza padrone e tanti possibili pretendenti. Con gli addii di Handanovic (non è ancora ufficialmente stato “salutato”, ma un nuovo contratto è ipotesi improbabile), D’Ambrosio e Brozovic, oltre a quello di Skriniar, è aperto il casting per quanto riguarda il ruolo di prossimo capitano dei nerazzurri. C’è da assegnare la fascia “ufficialmente” ma anche da stabilire le nuove gerarchie, dopo che nel 2022/23 a indossarla sono stati in tanti, tra esclusioni e assenze per infortunio. 

L’ultimo ad averla avuta stretta intorno al braccio è stato Brozovic, nella finale di Champions League contro il Manchester City. Senza Handanovic, D’Ambrosio e Skriniar, era lui il capitano designato. Ma le strade del mercato hanno allontanato Marcelo da Milano, così come successo per Skriniar: in una singola estate, nel giro di pochi giorni, il club nerazzurro ha perso due veterani. Se uno dei due fosse rimasto a Milano, sarebbe stato capitano. Ma Milan ha deciso di rompere e di unirsi al Psg, con tanto di fascia tolta già a gennaio, mentre Epic Brozo è stato accompagnato alla porta.

Quanto accaduto nella seconda parte della scorsa stagione è un segnale chiaro: tutte le strade portano a Lautaro Martinez. L’argentino si è trovato a essere capitano in assenza dei quattro giocatori già nominati ed è stato riconosciuto da tutto il mondo Inter come il nuovo leader, grazie anche all’aura da campione del mondo che aleggiava intorno a lui. Ha vinto il duello interno con Barella, che al momento non è da tagliare fuori dalla corsa. Ma il Toro parte decisamente avanti, per quanto successo l’anno scorso – Nicolò non ha mai indossato la fascia dal primo minuto – e anche per anzianità in nerazzurro: Lautaro è arrivato all’Inter nel 2018, Barella un’estate dopo.

Lo United ad un passo da André: a ore ci sarà il sì per 50 milioni e bonus. Entro una settimana l’offerta per Romelu

In campo è stato uno schema, quante volte lo abbiamo visto: lancio di Onana per Lukaku. André sta per fare un assist a Romelu. In regia c’è l’Inter, che con la cessione del portiere finanzierà la fase due del suo mercato. La prima ha regalato a Simone Inzaghi Thuram e Frattesi, quest’ultimo ufficializzato proprio ieri sera. La seconda sta per scattare a ore. Forse già oggi, al massimo subito dopo il fine settimana, ovvero lunedì. Ma la strada è tracciata.

Ed è la strada che sta portando Onana al Manchester United. “Ogni vita ha una storia e ogni storia ha una fine. Mai prendere in giro nessuno”, ha scritto sui social il portiere camerunese ieri mattina. Un anticipo di un addio che si sta consumando. Onana dialoga quotidianamente con Ten Hag, il tecnico del club inglese: tra i due è anche in programma un incontro di persona, a breve, alla presenza di John Murtough, direttore dell’area calcio dello United. Ieri intanto i dialoghi tra Milano e Manchester hanno prodotto un rilancio – verbale, non formale – dello United a quota 45 milioni di base fissa, con altri 5 di bonus. Non bastano per la chiusura. Ma non manca poi molto, l’ottimismo che si respira intorno all’affare è elevato, niente fa pensare che la trattativa possa saltare. Ballano di fatto cinque milioni per il brindisi. Serve che i Red Devils portino a quota 50 la parte fissa, aggiungendo dei bonus: a quel punto le firme saranno di fatto automatiche. Potrebbe avvenire già oggi, anche se le tempistiche dello United sono spesso lunghe. Ma l’Inter sa già che dovrà lavorare con altri portieri la prossima stagione.

Una volta completata la cessione di Onana, l’Inter avrà in mano i soldi per affondare su Lukaku, il giocatore ritenuto decisivo per l’assalto alla seconda stella. La prossima settimana sarà quella chiave per il centravanti, atteso nel ritiro del Chelsea per il 12 luglio. Ma Romelu non vuole tornare a Londra, neppure di passaggio. E la società nerazzurra vuole chiudere la pratica entro quella data.