Taremi, Zielinski, Bisseck: l’Inter ha tre titolari in più

I tre hanno giocato una grande partita a Manchester e con loro anche Carlos Augusto.

Non c’è interista che non abbia tremato, davanti alle scelte iniziali. Non c’è interista che non abbia applaudito, alla fine. Perché Zielinski ha dimostrato il motivo per cui l’Inter l’ha inseguito spingendolo a rinunciare anche ai soldi arabi. Bisseck ha spiegato una volta ancora perché la scorsa estate il West Ham era arrivato a mettere sul piatto per lui 25 milioni di euro. E Taremi è entrato in campo con il patentino di chi aveva 26 partite in Champions League da mettere in mostra.

L’Inter ha tre titolari in più. Zielinski ha fatto sedere in panchina Mkhitaryan, una specie di miracolo calcistico conoscendo la considerazione che Inzaghi ha dell’armeno. Il salto di qualità rispetto alla scorsa stagione è evidente, un anno fa il tecnico nerazzurro non aveva questo tipo di possibilità.

L’altro colpo del mercato, Taremi, si è mosso senza tremare. E ha trovato subito la posizione, un passo dietro Thuram, bravo a leggere anche i momenti della partita. Inzaghi lo ha più volte applaudito, l’iraniano all’Etihad ha fatto vedere che il suo standard di prestazione è elevato. Gli manca il gol, arriverà presto. Ma Mehdi è un ricostituente, anche per la ThuLa. Perché con Sanchez e Arnautovic, un anno fa, né Marcus né il Toro avrebbero potuto riposare in una serata così.

E poi c’è Bisseck. Che s’è scrollato di dosso quel ricordo un po’ così della prima giornata di campionato, il rigore concesso per ingenuità contro il Genoa. Il tedesco è in volo, ogni partita che passa mette potenzialmente la freccia per sorpassare Pavard, verso una maglia stabile da titolare. Per Inzaghi è un bell’andare.

Taremi titolare col City al posto di Lautaro, Inzaghi scioglie il dubbio

Il capitano lontano dalla forma migliore sarà usato come arma a gara in corso, in campo dall’inizio l’attaccante iraniano

Che Taremi sia. Alla fine Simone Inzaghi ha sciolto il più grande dubbio della vigilia dando una maglia da titolare all’iraniano, al suo debutto nerazzurro in Champions. Lautaro Martinez, lontano dal suo miglior livello e ancora a caccia della giusta forma, è pronto invece a entrare a gara in corso: con un po’ più di allenamento nelle gambe, dovrebbe riprendere il “suo” posto nel derby con il Milan di domenica. 

La decisione, decisamente rumorosa, di mettere in panchina il capitano e uomo-simbolo nella gara più nobile di Champions, si era intuita già ieri: nel segreto di Appiano, Inzaghi aveva provato Taremi accanto a Thuram, e la gara di Monza suggeriva poi la necessità di un po’ di meritato riposo per lo spremutissimo argentino. Visto lo status di Lautaro, però, un ritorno alle vecchie gerarchie era sempre possibile, e invece ecco la decisione finale. Decisive le ultime sensazioni in hotel, dove la squadra ha continuato a preparare fino all’ultimo la sfida a Guardiola di stasera. 

Per questo rendez-vous dopo la finale del 2023, Simone è tentato dal cambiare parte della geografia della squadra in un’ottica di turnover rivolta al campionato. Al netto di cambi dell’ultimo minuto, niente centrocampo di titolarissimi perché accanto a Barella e Calhanoglu, non ci sarà per la prima volta Mkhitaryan. Un piccolo evento vista l’imprescindibilità che sempre ha avuto Micki per Simone. In contemporanea, sarebbe il debutto assoluto dall’inizio per Zielinski, in una gara ad altissimo tasso di difficoltà. Tra l’altro, l’armeno non era riuscito a partire dall’inizio contro il City neanche 15 mesi fa a Istanbul causa infortunio. A sorpresa, prevista panchina anche per Pavard, che lascia il posto nel ruolo di difensore di centro-destra a Bisseck: anche per il tedescone, sparito dopo il rigore regalato a Genova, una bella responsabilità. Sulla fascia destra, invece, il duello Darmian-Dumfries è stato invece vinto in extremis dall’azzurro. Per il resto, Sommer tra i pali, Acerbi e Bastoni a completare la linea difensiva, e Carlos Augusto laterale di sinistra al posto dell’infortunato Dimarco.

Taremi scatenato! Tripletta da sballo: l’Iran vola. E tifosi dell’Inter sognano

Il futuro attaccante nerazzurro protagonista del 4-2 contro Hong Kong nella quinta giornata di qualificazioni al Mondiali 2026: preciso due volte su rigore, ha completato il tris di destro

Tre reti che fanno sognare l’Inter e i tifosi interisti. Li ha segnati Taremi a Hong Kong, dove l’Iran ha steso i padroni di casa per 4-2. La lunga stagione appena conclusa con il Porto, a cui ha regalato l’ultima gioia prima dell’addio con il gol decisivo nella finale di coppa del Portogallo contro lo Sporting Lisbona, non ha esaurito le energie e il fiuto del 31enne bomber iraniano che andrà a rinforzare il reparto offensivo di Simone Inzaghi.

Le tre reti contro Hong Kong hanno portato il bottino di Taremi a quota 5 reti e 3 assist nel girone eliminatorio per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, regalando all’Iran la certezza dell’accesso alla fase successiva. 

Prima due rigori tra il 12’ e il 34’ intervallati dal temporaneo pareggio a sorpresa dei padroni di casa, poi un destro a giro dall’interno dell’area avversaria per chiudere virtualmente i conti (prima del definitivo 4-2 di Azmoun). Così Taremi si è preso la scena all’Hong Kong Stadium, dimostrando una volta di più di essere carico in vista della nuova avventura italiana. In questo senso, erano già stati indicativi gli ultimi mesi in Portogallo, trascorsi con la certezza di un addio che tuttavia non ne ha intaccato l’impegno e il rendimento in zona gol. La rete decisiva in finale di coppa contro lo Sporting è stata l’ultimo regalo a una tifoseria che lo ha visto firmare 91 reti in 182 partite (da aggiungere a 56 assist), per un totale di 7 trofei vinti in quattro anni sulle rive del fiume Douro. L’accordo con l’Inter raggiunto in inverno non ha impedito all’iraniano di continuare a segnare con la maglia dei Dragoes, con cui ha chiuso la stagione a quota 11 gol e 7 assist, e soprattutto di far volare la propria nazionale, che guida il girone eliminatorio con 4 vittorie e un pareggio. Prima d’indossare la nuova maglia nerazzurra, per Taremi c’è l’impegno contro l’Uzbekistan che può consegnare all’Iran la vittoria matematica del gruppo E.

Oltre a Zielinski e Taremi, servono altri rinforzi per il 2024-25

In vista di una stagione che sarà ancora più lunga complice la nuova Champions e il Mondiale per club, Inzaghi ha bisogno di allargare la rosa. Sanchez, Klaassen e Cuadrado ai saluti, crescono i dubbi su Dumfries

Una partita di fine stagione, con lo scudetto già in tasca, che arriva dopo i festeggiamenti di domenica e dopo una settimana di allenamenti così così, non è il massimo per giudicare i giocatori che sono stati meno utilizzati nella stagione. Premessa obbligatoria e doverosa. Detto questo, è però innegabile che al Mapei Stadium, con quasi tutti i titolari in panchina, l’Inter non è stata neppure lontana parente della squadra feroce che in campionato prima di ieri aveva perso un solo incontro, peraltro proprio contro il Sassuolo. In attacco Sanchez e Arnautovic hanno steccato, confermando che oltre a Taremi, serve un’altra punta che dia garanzie in un’annata caratterizzata dalla super Champions e dal Mondiale per club, tra giugno e luglio.

Il cileno ha già le valigie in mano, ma anche la conferma dell’austriaco, che ha avuto un doppio infortunio, non ha mai trovato la migliore condizione e ha compiuto trentacinque anni due settimane fa, sarà oggetto di riflessioni. Soprattutto se la dirigenza porterà avanti il progetto, annunciato dal d.s. Ausilio, di avere in rosa quattro attaccanti anche la prossima stagione.

Basterebbero infatti Lautaro, Thuram, Taremi e Arnautovic per puntare allo scudetto bis (obiettivo già annunciato da Marotta) e a fare più strada in Europa rispetto agli ottavi raggiunti quest’anno? Un bell’interrogativo. La verità è che Gudmundsson servirebbe moltissimo perché ha le caratteristiche che a Inzaghi mancano. All’inizio ufficiale del mercato, però, mancano quasi due mesi e alla fine… addirittura quattro. Possono venir fuori tante occasioni al netto di un investimento sul giovane francese Ilenikhena che come attaccante piace parecchio per il presente e soprattutto per il futuro.   

Inter, in attacco si cambia: via Sanchez, Arnautovic resta, arriva Taremi. E poi tutto su Zirkzee

L’obiettivo di Marotta per ampliare le opzioni offensive di Inzaghi è il centravanti del Bologna: come può arrivare

C’è una frase che vale come manifesto programmatico dell’Inter. E che ha un sapore speciale, perché rafforza la festa, dà l’idea di quello che ha in testa il club di Zhang. “Questo ciclo non è neanche arrivato a metà”: parola di Beppe Marotta. C’è già voglia di rilanciare. Come il giocatore che al casino fa il pieno alla roulette ed è ancora lì, a puntare, a giocare, a ragionare.

L’Inter di domani è stata già impostata, con gli acquisti da tempo definiti di Taremi e Zielinski. Ma non è finita qui. Perché la società ha voglia di inserire in organico un grande attaccante. E Marotta in pratica conferma l’obiettivo di regalare a Inzaghi un organico più ampio: “Un’altra punta? La prossima stagione ci saranno tantissime partite e tante competizioni, tra cui il Mondiale per club. La rosa deve essere puntellata al meglio, dobbiamo fare sempre i conti con la sostenibilità. Faremo un mercato creativo”.

Creatività, evidentemente, vuol dire saper fare di necessità virtù. E quindi essere aperti anche all’idea di cedere qualche protagonista. Marotta ha chiarito: “Vogliamo confermare tutti, nessuno ci ha manifestato l’intenzione di andare via, non ci sono partenze in programma”. Ma poi ha anche precisato: “Ausilio e Baccin devono avere alternative a eventuali partenze, in passato abbiamo dimostrato di saperlo fare, in fondo questo scudetto è arrivato dopo aver cambiato 12 giocatori. Spesso quando vendi un giocatore passi per quello che vuole smobilitare, ma siamo forti a prescindere”.

L’Inter chiude il mercato di gennaio con Buchanan più… Taremi e Zielinski

Così come per il Porto per l’iraniano, i nerazzurri hanno informato il Napoli della trattativa in corso per il polacco

L’Inter ha chiuso il mercato di gennaio così come l’aveva aperto, vale a dire con Buchanan. Questo si erano prefissati i dirigenti nerazzurri, sostituire Cuadrado, e questo è stato fatto. E’ uscito Agoumé, è saltato invece il trasferimento in Inghilterra di Sensi, niente Leicester per il centrocampista nerazzurro che resta così a Milano sino alla scadenza di contratto a giugno: avrà modo di rendersi utile nelle rotazioni inzaghiane, se il fisico lo sorregge ha di certo la qualità per dare il suo contributo.

Ma la finestra di mercato invernale è stata per i nerazzurri anche l’occasione per portarsi avanti e definire già due acquisti che diventeranno ufficiali l’estate prossima: Taremi e Zielinski. Così come fatto con il Porto la settimana scorsa per l’attaccante iraniano, l’Inter ha infatti comunicato anche al Napoli della trattativa in corso con il centrocampista polacco in scadenza di contratto con i partenopei. Un atto formale che precede le visite mediche e la firma vera e propria.

ZIelinski firmerà nelle prossime settimane un quadriennale (possibile un 3+1, accordo fino al 2027 con opzione per il 2028), con un ingaggio di 4,5 milioni di euro netti più bonus. La ratifica dell’accordo tra l’Inter e il polacco arriverà nel corso del mese di febbraio, con tutta probabilità dopo l’impegno di Champions contro l’Atletico Madrid. Una Champions che, come scrive invece oggi la Gazzetta, potrebbe non vedere protagonista Zielinski, destinato a aessere escluso dalla lista europea del Napoli

Taremi sempre più lontano: il Milan cerca alternative

Il centravanti del Porto è quasi sfumato, quindi i Milan stanno cercando un’altra punta. Proposto En-Nesyri, ma niente da fare

Taremi è sempre più lontano dal Milan. Il centravanti del Porto, 80 gol negli ultimi tre anni, classe 1992, sembra destinato a non arrivare più a Milano, anche se la società sta provando a fare un ultimo tentativo per cercare di arrivare finalmente a dama. Ma non c’è più l’ottimismo della giornata di ieri. Colpa di un nuovo agente entrato in scena nella trattativa e soprattutto di un cambiamento delle richieste da parte dell’attaccante iraniano. Tradotto: Taremi avrebbe chiesto un ingaggio più elevato rispetto all’1,5 milioni proposti dal Milan. 

Le parti stanno ancora trattando, ma la trattativa non decolla. Anzi, sembra destinata a sfumare in modo definitivo, tant’è che il Milan sta cercando un’alternativa di livello per regalare a Pioli un vice Giroud. E Lorenzo Colombo? La punta, classe 2001, reduce da sei gol a Lecce, è stata bloccata dal Monza di Palladino, in attesa di capire se trasferirsi o meno all’U-Power Stadion. Il mercato chiuderà il 1 settembre alle 20. L’affare per Taremi non è saltato, ma si sta arenando sempre di più. Furlani e Moncada si guardano intorno.

In mattinata ai rossoneri è stato proposto Youssef En-Nesyri del Siviglia, attaccante classe 1997 campione d’Europa League. L’anno scorso ha giocato un bel Mondiale e segnato 18 gol stagionali. Niente da fare però, porta chiusa: la punta non vuole trasferirsi in prestito.