L’uscita di Skiniar avrebbe potuto portare 50 milioni, in mancanza dei quali i nerazzurri si vedranno costretti ad altre cessioni: Brozovic candidato a partire per aiutare i conti.
Non da oggi, ma da diverse settimane ormai l’Inter ragiona su come sarà la vita nel dopo-Skriniar. Il club è consapevole che, nella migliore delle ipotesi, se lo slovacco salisse su un aereo last minute per Parigi, si racimolerà solo una ventina di milioni: pochini per uno dei giocatori di maggior valore di tutta la rosa. Non a caso, appena cinque mesi fa la cessione di Milan avrebbe portato cinquanta milioni sonanti nel portafoglio di Zhang: i tempi cambiano e in questo ultimo scorcio di gennaio ci si accontenterebbe di circa un terzo. Se però la convivenza forzata si allungasse fino a fine stagione, nelle casse del club non arriverebbe nemmeno un euro. Comunque vada, quindi, lo slovacco con la testa al Psg lascerà una voragine dietro di sé. Il buco nei conti va riempito e sarà doloroso visto l’alto rischio di altri sacrifici sul mercato: uno di certo andrà fatto entro il 30 giugno, un altro probabilmente oltre quella data. I big di Inzaghi e i loro rispettivi agenti sono stati avvisati di questo possibile scenario.
OCCHIO A BROZO—È uno scenario che può pur sempre cambiare nelle altalene del mercato, ma l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio sono costretti a un duro bagno di realismo. Soprattutto perché servirà racimolare denaro per eventuali successivi investimenti. Tutto sarà deciso dalle eventuali offerte sul tavolo dei nerazzurri, ma l’Inter intende scavare per precauzione una trincea attorno a Nicolò Barella: il centrocampista azzurro è l’ultimo dei leader a cui si vorrebbe rinunciare. Il suo amicone, Marcelo Brozovic, vive invece una soluzione opposta: vista l’esplosione da regista di Calhanoglu, il club è ben disposto ad ascoltare offerte per il centrocampista croato. Dalle grandi di Spagna al Chelsea, Brozo piace: costa una trentina di milioni, balsamo per le casse nerazzurre.